Amarcord
Napoli, ecco Benitez: “Chiamatemi Rafé”
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12 anni agoon
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RedazioneE’ il giorno di Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo è stato presentato dal Napoli, inizia quindi ufficialmente l’avventura del tecnico ex Valencia, Liverpool, Inter e Chelsea sulla panchina della società partenopea.
Benitez si è presentato accompagnato dal presidente Aurelio De Laurentiis e si è espresso nel suo ottimo italiano, anche se ha detto di dover ora “imaparare anche il napoletano. Io sono spagnolo, ma ora non mi chiamo più Rafa ma Rafé “.
“Ho scelto Napoli perchè è un club che vuole crescere, l’ho capito parlando con presidente, con i dirigenti e ascoltando i tifosi che numerosi hanno scritto al mio sito, invitandomi anche a visitare la città. Ho accettato volentieri i consigli” ha detto Benitez a chi gli ha chiesto perchè ha scelto Napoli, aggiungendo poi: “Mi impegnerà a conoscere meglio tutti i giocatori della rosa, per ora ho visto molto bene Lorenzo Insigne.”
Su Cavani, Benitez ha confidato: “L’ho sentito spesso, al momento è un giocatore del Napoli e io lo aspetto. Sono pronto a sentirlo e parlargli più volte se ce ne sarà bisogno. E’ fortissimo, tutto il mondo lo sa.” De Laurentiis in merito al Matador ha aggiunto: “Edinson è un ragazzo intelligente, credo che potrebbe prendere in considerazione offerte da grandi club, come il Bayern Monaco, non credo che accetterebbe una proposta solo per soldi, per andare all’Anzhi per esempio… ma il mio consiglio è di rimanere a Napoli da prima donna, non so se al Real Madrid potrebbe esserlo.” Sul Manchester City come pretendente a Cavani, sempre il presidente ha aggiunto: “Il City non ha i soldi per pagara la clausola di rescissione del giocatore. Certi agenti millantano… nessuno finora ha offerto i soldi che servono a prendere Cavani .”
Quali sono gli errori che Benitez non ripeterà nella sua seconda esperienza italiana? Lo spagnolo dribbla: “E’ tutto diverso, club, squadra, città, tifosi… Di sicuro c’è che il calcio italiano è molto più tattico degli altri campionati europei”.
E La Champions League? “Sarà un grosso impegno, giocare ogni tre giorni ad alto livello non è facile, serve un salto di qualità della squadra, ma c’è grande motivazione” ha detto il tecnico spagnolo.