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Amarcord

Nasce il Milan dei Meravigliosi

Sono le 22,20 di domenica 4 novembre 2001: allo Stadio Delle Alpi i rossoneri sono sotto di un gol…

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Nasce il Milan dei Meravigliosi

Sono le 22,20 di domenica 4 novembre 2001. Stadio “Delle Alpi”. Torino- Milan 1-0. Minuto di gioco 89.  

Pippo Inzaghi sistema il pallone. Sul dischetto del rigore la palla del pareggio. Uno sguardo al portiere Bucci.

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Una breve rincorsa. Tiro potente, ma la palla va oltre la traversa. E dunque risultato finale: Torino-Milan 1-0. 

I rossoneri sono lontani così 5 punti dalla vetta della classifica, comandata in quel momento dal Chievo.


Il Milan dei Meravigliosi di Carlo Ancelotti nasce in quel preciso minuto. Proprio  da un errore dal dischetto.

Da Zaccheroni a Maldini, da Maldini a Terim 

Dobbiamo però tornare indietro di qualche mese. Ai giorni caldi di quel giugno 2001. Il Milan aveva chiuso con un mesto sesto posto

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la stagione, sufficiente appena per rimanere in Europa, ma l’Europa della Coppa Uefa. Sono stati mesi travagliati per il Presidente Berlusconi, che non ha mai amato vivacchiare nella mediocrità. 

Alberto Zaccheroni,splendido protagonista dello Scudetto del Centenario, viene esonerato dopo l’eliminazione in Champions League per mano del Deportivo la Coruna. 

Al suo posto, due vecchi cuori rossoneri: la leggenda Cesare Maldini e Mauro “Djalma” Tassotti. Poche settimane sulla panchina del Milan, da marzo a giugno, ma sufficienti a scrivere la storia,  grazie al 6-0 nel derby contro l’Inter.

Si cambia, si deve cambiare. Il nodo cruciale è l’allenatore. La scelta cade su Fatih Terim , detto l’Imperatore, reduce da un bel campionato sulla panchina della Fiorentina. 

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Al Presidente Berlusconi è tornato l’entusiasmo.  

Rui Costa: una trattativa (quasi) infinita

L’obiettivo del mercato è uno e uno solo: Manuel Rui Costa. Una delle trattative più complicate e romanzesche della epopea firmata Berlusconi/Galliani.

Il fuoriclasse, già protagonisti di anni straordinari alla Fiorentina,  non è solo l’oggetto del desiderio del Club milanista. 

Lo vogliono anche Callisto Tanzi, presidente del ParmaSergio Cragnotti,numero uno della Lazio, e il Real Madrid diFlorentino Perez

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Le cifre sul piatto sono da totale capogiro. Giovedì 28 giugno, il Parma incontra i dirigenti della Fiorentina per parlare di  Toldo e proprio di  Rui Costa.

Il giorno dopo, venerdì 29 giugno, il club viola annuncia la cessione dei due giocatori al Parma per 140 miliardi di lire. Rui Costa non è d’accordo e comunica al Parma il primo luglio che lui avrebbe scelto un’altra squadra.

Lunedì 2 luglio sembra il giorno decisivo. Il Real Madrid sembra sul punto di chiudere l’operazione, ma l’offerta di 60 miliardi viene ritenuta insufficiente dal presidente Cecchi Gori. 

Allora è  Sergio  Cragnotti a convocare  in sede Carlo Pallavicino,  l’agente del portoghese,  per il mattino successivo. 

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Ad Adriano Galliani sembra impossibile chiudere l’operazione:“Per prendere Rui Costa bisognerà fare una pazzia da ricovero ospedaliero, ma si sa ,nel calcio, siamo tutti matti…“.  

Ormai sembra che il club di Via Turati abbia dirottato le sue attenzioni sul giapponese NakataSì,signori: il Milan stava per acquistare Nakata invece di Rui Costa!  

Si annunciano ore convulse. Carlo Pallavicino sta per chiudere l’accordo con la Lazio. Il suo socio Giovanni Branchini lo blocca.

Aspetta , il Milan deve darmi una risposta. Aspetta!!” Adriano Galliani infatti ha già parlato con il portoghese, trovando un accordo di massima.

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Non è però ancora finita. Manca un piccolo tassello, ma il più importante. È la sera dunque del 2 luglio.Adriano Galliani sta cenando al ristorante “La Risacca” in Viale Regina Giovanna, a Milano.

Non riesce però a gustare gli spaghetti alla bottarga. Il telefono, quel maledetto telefono,  non suona . Aspetta la chiamata decisiva da Arcore. 

Improvvisamente ecco il trillo più atteso. “Sono il Presidente. Va bene …vada per Rui Costa. Per Shevchenko e Inzaghi avere dietro il portoghese sarà il massimo “.

L’urlo di gioia di Adriano Galliani sveglia qualche condomino di Viale Regina Giovanna numero 14. Facile profeta è stato Silvio

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Berlusconi , perché “Il Musagete”, l’ispiratore delle muse, regalerà, nei suoi anni rossoneri, 55 assist ai suoi compagni.  

Il costo è molto alto: 80 miliardi.  Il giocatore accetta anche di guadagnare una cifra meno alta rispetto alle offerte già sottoposte ai suoi agenti. 

Decisiva anche la telefonate di Fatih Terim, suo allenatore a Firenze. Martedì 3 luglio alle ore 18 Rui Costa sbuca dall’aeroporto della  Malpensa. È felice:

“Volevo che il Milan fosse nel mio destino “. Queste le sue prime parole. Il Milan ha acquistato un grande professionista, uno stupendo e spettacolare interprete del ruolo da

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numero dieci, l’ideale erede di Gianni Rivera grazie alla sua classe cristallina, al suo stile elegante, al suo piede morbido come un guanto di visone, alla sua visione di gioco sempre ispirata.

C’è anche Pippo 

Siamo ora al 16 luglio 2001. Hotel Gallia, Milano. Le presentazioni delle squadre di Silvio Berlusconi sono sempre state spettacolari e indimenticabili.

Sotto l’abile regia di Adriano Galliani, attento a ogni minimo particolare, viene organizzata la passerella appena fuori l’hotel Gallia, di fronte alla stazione Centrale, in piazza Duca d’Aosta.

Sono tremila i tifosi accorsi per festeggiare i nuovi campioni, che sfilano come sotto il sole caldo. Nel nuovo Milan, con Cosmin Contra, Javi Moreno e Cristian Brocchi, anche Andrea Pirlo.

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Sembra un doppione di Rui Costa, ma grazie alla intuizione di Carlo Ancelotti,  che  lo inserisce davanti alla difesa, “Trilli Campanellino” delizierà  a lungo il fine palato dei tifosi rossoneri.

Sulla passerella del Gallia, uno dei più applauditi è un altro formidabile acquisto di quella estate indimenticabile per i tifosi del Milan.

Eccolo, abbronzato, con un sorriso felice stampato sul volto, spunta Filippo Inzaghi. Il Milan spende 70 miliardi per strapparlo alla Juventus. 

Indimenticabile la sua prima rete a San Siro contro la Fiorentina. Io già impazzisco  per  “Alta Tensione

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Saranno 126 le reti realizzate con la maglia rossonerasesto cannoniere di tutti i tempi della storia del Milan. 

Rimarrà come uno degli attaccanti più amati, per il suo spirito da fanciullino, per la sua ferocia in area, per il suo attaccamento alla maglia, per i brividi che sa sempre  trasmettere.

Soprattutto perché segna tante reti. Come ha ricordato una volta l’allenatore Emiliano Mondonico“Non è Inzaghi innamorato del gol: è il gol a essere innamorato di Pippo Inzaghi”.

Nasce il Milan di Ancelotti 

Ad Assemblare questo formidabile gruppo di campioni ci prova Fatih Terim, ma i risultati sono deludenti.

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Forse Adriano Galliani avrebbe anche continuato la stagione con l’imperatore turco, ma viene informato che Carlo Ancelotti sta per firmare per il Parma

Si consulta con Silvio Berlusconi. La decisione è presto presa. Torniamo così a quel 4 novembre 2001

Carlo Ancelotti è dunque in partenza per Parma. Il club emiliano ha deciso di cambiare allenatore.  Il tecnico non ha dubbi perché è nato da calciatore in quella squadra . 

Quando è già sulla strada per il primo incontro nel capoluogo emiliano, suona il telefono. È Adriano Galliani: Carlo, vuoi tornare a casa? Abbiamo bisogno di te!” 

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Il cuore dell’allenatore è in subbuglio, ma  il 5 novembre entra a Milanello, accolto, con grande emozione, da Silvano Ramaccioni, da Antore Peloso, il direttore , dall’ affetto di tutto la staff del centro sportivo milanista.

La cosa che mi ha fatto più impressione le prime volte è stata dormire nella stanza che è stata di Rocco, Sacchi, Capello…Ogni tanto ho l’impressione che mi tirino i piedi“.

Così nella sua prima intervista. Carlo Ancelotti comincia così il suo lavoro, in una stagione comunque complicata, a causa di tanti infortuniDue le date fondamentalisempre Pirlo protagonista

Il 19 dicembre 2001, viene proposto come giocatore davanti alla difesa. Una scelta che firmerà le future fortune del Milan. 

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È sempre “Trilli Campanellino” a realizzare la rete del 2-1 a Verona, fondamentale per conquistare uninsperato quarto posto, qualche settimana prima una chimera lontana.

Il Milan ottiene  così  la qualificazione ai preliminari di una Champions League, che si chiuderà con il trionfo di Manchester.

Insomma: sta per  cominciare la saga, la leggenda, l‘epopea del Milan dei Meravigliosi di Carlo Ancelotti.

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