Amarcord
Osvaldo, ennesimo disco rosso, quando i nervi diventano pericolosi
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12 anni agoon
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RedazionePablo Daniel Osvaldo e quel vizietto che non vuole perdere. Proprio mentre la vendetta internazionale su Zdenek Zeman stava per compiersi, ecco che l’oriundo dell’Italia ci è ricascato. Manata in faccia, seppur veniale, a Stokholm e Skomina che estrae il cartellino rosso dopo pochi secondi dall’inizio del secondo tempo, con l’Italia costretta a continuare la partita in inferiorità numerica. Meno male che Mario Balotelli ed Andrea Pirlo erano in serata di grazia, altrimenti chissà come sarebbe finita- Una follia quella dell’attaccante romano, ed ora rischia di pagarla a caro prezzo.
Quasi sicuramente, la tesi di Zeman si è rafforzata: Osvaldo pensa più a sè stesso che alla squadra. Risultato? Altra panchina in vista per lui domenica sera contro il Genoa a “Marassi”. Ma forse sarebbe finita così anche senza il rosso di ieri sera. Adesso, però, la patata bollente è anche una questione di Cesare Prandelli, uno che all’etica ha sempre dato una certa importanza, punendo in maniera esemplare ogni tipo di condotta violenta od irrispettosa verso terzi. Basti ricordare la gomitata che De Rossi rifilò a Srna 2 anni fa, sanzionata con la mancata convocazione.
Peccato, un vero peccato, perchè l’Italia ha bisogno di uno come Osvaldo. Ma purtroppo il fumantino attaccante ex Espanyol non è nuovo ad episodi del genere. Basta un contatto più energico del normale o un momento no per farlo innervosire. L’anno scorso in campionato si fece cogliere in fallo a Bergamo contro l’Atalanta nella triste sconfitta giallorossa per 4 a 1, e concesse addirittura il bis pochi mesi dopo prendendosela con l’arbitro. 2 rossi diretti! Un carattere difficilissimo, direttamente proporzionale alla qualità del suo calcio, ed è per questo che dovrebbe darsi una regolata.
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