Amarcord
Pagellone Serie A, i voti di tutte le squadre
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12 anni agoon
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RedazioneEcco il pagellone riassuntivo della stagione 2012/13 di Serie A: promosse Juve, Napoli, Catania, Fiorentina, Udinese, bocciate Inter, Palermo e Genoa. Rimandata a settembre la Roma.
ATALANTA: si poteva forse fare un pochino meglio, anche se bisogna sempre tener conto dei due punti di penalizzazione. La squadra di Colantuono ha viaggiato con il freno a mano tirato nel girone di ritorno, su questo forse hanno pesato le partenze di gennaio (Manfredini, Schelotto). VOTO 6-
BOLOGNA: i felsinei non hanno ripetuto lexploit dello scorso anno ma hanno disputato unannata comunque poitiva. Bravo Pioli (che ha rinnovato) a saper cucire un abito su misura alla squadra e a saper sfruttare la vena di Gilardino, decisivo il passaggio al 4-2-3-1. VOTO: 6.5
CAGLIARI: giù il cappello a una squadra che ha saputo vendere cara la pelle, nonostante la tempestosa vicenda Is Arenas e larrestod el presidente cellino, lo strano duo Pulga-Lopez, subentrato a Ficcadenti, ha saputo tenere saldo un ambiente che rischiava di finire allo sbando. VOTO 7+
CATANIA: cè solo da applaudire la miglior edizione di sempre del Catania, Rolando Maran è sì subentrato in una macchina che camminava da sola, ma ha saputo guidarla con grande perizia ed ha saputo aggiungere quel pizzico di solidità difensiva che mancava al Catania montelliano. Peccato solo quella clamorosa rimonta subita dallInter e alcuni torti arbitrali che hanno decisamente penalizzato la squadra del presidente Nino Pulvirenti. VORO 8.5
CHIEVO: altra stagione da incorniciare per i mussi veronesi che pur erano partiti malissimo sotto Di Carlo. Larrivo di Genio Corini ha letteralmente rivitalizzato la squadra, che da sempre si contraddistingue in questa Serie A per la difesa tosta e per il centrocampo di guerrieri, davanti Thereau non ha fatto rimpiangere il tramontante Ppellissier. Il prossimo anno arriverà il derby contro lHellas, unico neo per il futuro letà stagionata della rosa e le solite partenze eccellenti che ci saranno in estate, ma il duo Sartori-Campedelli è abituato a stupirci. VOTO: 7
FIORENTINA: stagione quasi perfetta se non fosse per alcune battute darresto (Pescara, Bologna, Cagliari) che hanno limitato un cammino che avrebbe potuto essere ancora più esaltante. Complimenti a Montella che ha saputo assemblare al meglio un organico completamente rinnovato in estate dando un impronta di gioco chiara e definita, anche in attacco la squadra ha saputo celare al meglio le lune e gli infortuni di Jovetic, grazie anche ad un Toni rinsavito in riva allArno e ad un Ljajic finalmente esploso. VOTO: 8.5
GENOA: arriva a salvarsi piùper demeriti altrui che per meriti propri, anche questa volta però il Grifone è riuscito a sfangarsela sul filo di lana. Il solito andirivieni di giocatori e allenatori in stile stazione dei treni non ha fatto bene alla squadra. Egregio comunque il lavoro di Ballardini e ottimo lapporto di Borriello. VOTO: 4.5
INTER: stagione imbarazzante, che sarebbe stata da psicodramma se non fosse per quella striscia di sette vittorie consecutive allinizio che aveva illuso tutti. E stata la peggior Inter dellera Moratti, una delle più tristi di sempre con giocatori imbolsiti e vecchi (Zanetti, Cambiasso), talenti mai sbocciati del tutto (Ranocchia, Alvarez), una guida tecnica palesemente inadeguata: Stramaccioni non ha saputo dare uno straccio di gioco alla squadra, invece che dare le colpe agli infortuni, alla sfortuna dovrebbe forse fare un piccolo esame di coscienza non si può perdere sedici partite in una stagione! VOTO: 4
JUVENTUS: altra stagione da incorniciare, la corazzata di Conte ha confermato di esser una squadra superiore a tutte le altre diciannove di almeno due spanne. Formidabile la difesa con Bonucci libero truccato, il centrocampo con un Vidal sontuoso e un Pogba che ha fatto vedere numeri da fenomeno. Resta lincognita dellattacco ma questa Juve va bene così (almeno per lItalia): è una cooperativa del gol capace di segnare tanti gol a tanti giocatori diversi. VOTO: 9
LAZIO: stagione che poteva dare più gioie ai supporter biancocelesti (resta in stand by la finale di Coppa), la squadra ha palesato unottima organizzazione di gioco ma non appena Klose e Mauri si sono rotti, Hernanes ha conosciuto una fase calante, la squadra si è persa per strada. Di certo ha influito molto il cammino in Europa League (grida ancora vendetta la semifinale di andata contro il Fenerbahce) ma ancora una volta il presidente Lotito ha toppato completaente il mercato di gennaio VOTO: 6.5
MILAN: crediamo che Max Allegri abbia tirato fuori il massimo da una rosa con troppi buchi, soprattutto a difesa e centrocampo, e stravolta dal mercato esitivo. Di certo lacqusto di Balotelli, i molti favori arbitrali hanno dato una bella mano al Diavolo, ma se il Milan ha centrato il terzo posto grandi meriti vanno al tecnico livornese. Obbiettivo dinizio stagione raggiunto. VOTO: 7
NAPOLI: stagione comunque molto positiva se si eccettua la macchia dellEuropa League, il miglior Cavani di sempre ha trascinato a suon di gol un complesso ben congeniato da Mazzarri, che ha confermato di essere un allenatore pronto per grandi palcoscenici. Unico piccolo neo la gestione di Insigne, che con Mazzarri non ha trovato una precisa sistemazione tattica, e alcune partite contro le big, dove il Napoli spesso è sceso in campo per non prenderle. VOTO: 8.5
PALERMO: siamo molto duri soprattutto con il presidente Zamparini, questo Palermo non aveva un organico da retrocessione. I troppi cambi, alcuni ingiustificati e folli (Sannino esonerato dopo tre giornate e chiamato quando i buoi eranos cappati e la stalla tava per chiudersi), non hanno giovato alla squadra che è sembrta spesso molle e spaesata, soprattutto nei momenti topici. Non è servita la cura Sannino e i lampi di classe di Ilicic per cancellare una retrocessione francamente evitabile. VOTO 3.5
PARMA: stagione a luci e ombre, la partenza di Giovinco ha sicuramente pesato nelleconomia della stagione, ma non si può spiegare solo con la dipartita della Formica Atomica un ottimo girone dandata seguito girone di ritorno abbastanza sottotono. Da migliorare soprattutto per la prossima annata il rendimento in trasferta. VOTO: 6.5
PESCARA: ventitre punti ci sembrano anche troppi per una delle squadre più scarse mai apparse in Serie A, nel prossimo anno i delfini abruzzesi dovranno resettare tutto e ripartire, stagione segnata fin dallinizio. VOTO: 5
ROMA: ci si aspettava di più, soprattutto da Zeman, che non è risucito a entrare in sintonia con il gruppo. Il saggio Andreazzoli ha ricomposto i cocci con grande pragmaticità, anche se le società sembra ancora avere le idee confuse: troppi colpi di mercato sballati, troppa confusione sullassetto tattico (il magnifico Totti prima punta? Seconda? Trequartista?). Ci sarà comunque da lavorare per il prossimo tecnico giallorosso. VOTO: 6+
SAMPDORIA: troppi alti e bassi, ma per una neopromossa, seppr di rango conta solo salvarsi. Bravo Delio Rossi a conferire solidità difensiva (bella linvenzione Palombo difensore) a una squadra che con Ferrara sembrava alla deriva. Gli ultimi due mesi non sono stati allaltezza, soprattutto quando al rivelazione Icardi è rimasta allasciutto, ma il doppio colpo con la Juventus è un buon biglietto da visita per la prossima stagione. VOTO: 6
SIENA: di più non si poteva fare, troppo pesante il fardello delle penalizzazioni per sperare nella salvezza. Alla fine, nonostante la grinta di Beppe Iachini e i gol della sorpresa Emeghara, il verdetto era inevitabile VOTO 6.5
TORINO: altra neopromossa di nome che si è salvata con affanno nonostante un gioco brillante e gli schemi collaudati che hanno fatto del Toro una delle squadre più belle da vedere ma allo stesso tempo più inconcludenti. Lo spericolato 4-2-4 di Ventura spesso si è rivelato unarma a doppio taglio. Il tecnico ligure ha comunque saputo estrarre il meglio da un organico che, eccetto Ogbonna e Cerci, non è allaltezza della gloriosa storia granata. VOTO: 6
UDINESE: inizio così così, poi un crescendo rossiniano con la ciliegina delle otto vittorie consecutive che hanno proiettato i ragazzi di Giudolin (la sua squadra è una delle più giovani della A) dritti Europa. Ennesma stagione da incorniciare di Totò Di Natale, che non sembra proprio accusare il passare degli anni. Ancora una volta un plauso a una società, che nonostante le cessioni estive ha sempre saputo allestire organici competitivi e ad un allenatore come Francesco Guidolin capace sempre di andare a nozze con i fichi secchi. VOTO: 8