Amarcord
Perché Vialli andò alla Juve?
Queste le ragioni che spinsero il compianto ex campione a dire no al Milan per sposare la causa bianconera…
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9 mesi agoon
Perché Vialli andò alla Juve?
In se lo chiedono ancora oggi…
Sembrava tutto fatto: sul finire degli anni ’80 l’ambizioso Milan dell’ancora più ambizioso Berlusconi aveva come obiettivo uno dei
migliori talenti italiani, Gianluca Vialli. Strette di mano tra i presidenti, accordo trovato nel giro di pochi rilanci (difficilmente quel Milan si lasciava scappare i propri
obiettivi) e poi la doccia gelata. Il giovane Vialli non se la sentì di tradire la Sampdoria e giustificò il suo no ai rossoneri con una
frase (più volte ricordata da Adriano Galliani) che resterà nella storia del calcio:
“Non vengo a Milano perchè la mattina, quando mi sveglio, voglio guardare il mare dalla mia finestra”.
Una frase che evidenziò, per una volta, tutti i limiti del calcio moderno: ci sono cose che
non si possono proprio comprare. Per tutto il resto c’è… la Juventus, ma su questo ci arriveremo tra poco…
Ecco perché ho detto no
A svelare l’arcano fu lo stesso Vialli, che nel corso di un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport fece chiarezza una volta per tutte
circa i motivi che lo spinsero a dire no alla squadra che si preparava a conquistare il mondo:
”Ero talmente coinvolto nel progetto blucerchiato che non mi sembrava bello andarmene.
Guardavamo il Milan di Berlusconi con ammirazione ma se sei innamorato di una ragazza, fai fatica a guardare un’altra….
con la Juve fu diverso, avevo 28 anni, completato la missione vincendo lo scudetto e anche Mantovani voleva monetizzare cedendomi”.
Oggi? Sognerei la Dea
Nell’ultimo periodo della sua vita, Vialli apprezzava il calcio di Giampiero Gasperini e si sarebbe visto bene al centro dell’attacco della sua Atalanta, la squadra perfetta per un centravanti come lui:
”Mi piace da morire questa Atalanta, una squadra nella quale avrei voluto giocare: il gioco di Gasperini è l’ideale per un attaccante”.
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