Amarcord
Pioli cerca gloria contro il suo passato
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10 anni agoon
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RedazioneChissà cosa avrà pensato la sera del 22 agosto 1984. Al Comunale di Torino si sta infatti giocando una gara di coppa Italia tra Juventus e Palermo (all’epoca in serie C). In panchina, tra i padroni di casa, c’è anche il diciannovenne Stefano Pioli, appena prelevato dal Parma. La partita non presenta particolari insidie, la Juve è avanti di cinque reti (finirà poi 6-0) quando il tecnico Giovanni Trapattoni si volta alle sue spalle e getta nella mischia il ragazzino emiliano. Per il giovane Pioli è l’inizio di un sogno, il primo passo di un’avventura di tre anni che lo porterà sul tetto d’Italia, d’Europa ed anche del mondo.
31 anni dopo, il più maturo Pioli torna a Torino anche se le cose, a dire il vero, sono un po’ cambiate. E’ diversa la cornice, dal Comunale allo Juventus Stadium, è diverso il peso del confronto ma, sopratutto, questa volta Pioli si presenta in Piemonte da allenatore avversario, alla guida della Lazio, da auentica rivelazione della stagione, per cercare gloria proprio al cospetto ed a discapito di chi per primo gli ha fatto assaporare il gusto del successo. La mente, inevitabilmente, tornerà a quel triennio, alle gambe che all’esordio tremavano, ai fischi del Trap ed ai successi conquistati in bianconero. Anche per questo, quella di domani contro la Juventus, per l’attuale allenatore biancoceleste difficilmente sarà una partita come le altre.
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