Pradè a tutto campo: “Vogliamo puntare a qualcosa di bello”

In una bella intervista al Corriere delle sport, Daniele Pradè, DS della Fiorentina, analizza a 360 gradi la situazione dei Viola, l’ ottimo lavoro di Vincenzo Montella e la posizione di Stevan Jovetic:

Come è il rapporto con Montella?

«Molto forte, parte dieci anni fa quando lui era giocatore e io dirigente nella Roma. Lui ce l’aveva dna, il ruolo di allenatore: era uno che ha studiato, si è voluto migliorare, ha fatto subito il corso da allenatore, l’ha vissuto assieme a me e a Bruno Conti. Ha un percorso mentale molto simile a quello di Guardiola, ricordo che nel 2003 pensava a un miglioramento culturale, in economia, chiedeva informazioni di corsi alla Luiss. Ma ora è diverso, i giocatori non sono più ignoranti, si può parlare di economia, di tutto, sono di un altro livello».

Quali novità ha portato Montella nel calcio, a partire dai sistemi di allenamento?

«La sua forza è la compattezza con il suo staff, sono otto persone che lavorano sul campo. Si lavora sempre con la palla, non c’è mai una situazione a secco, cioè solo sulla parte fisica. Non c’è un peso all’interno dei loro allenamenti».

L’obiettivo di questa Fiorentina qual è?

«Era rifondare, ora dobbiamo giocare partita per partita e non pensare che debba essere una stagione di transizione ma arrivare a qualcosa. L’obiettivo è puntare, in futuro, a qualcosa di bello, perché senza sogni non si va da nessuna parte».

Jovetic: Della Valle gli ha promesso l’anno scorso che a fine giugno gli avrebbe dato, eventualmente, il via libera:

«Sì, confermo, la decisione sul suo futuro verrà presa insieme, a giugno. L’anno scorso è stato tenuto fortemente da Andrea Della Valle, che gli ha fatto una promessa e lui è uno che le mantiene». 

Rapporti con la Juve?

«Non sono stato più autorizzato dalla proprietà a riaprire i contatti».