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Amarcord

Prima di Maradona c’era Kempes

Non sarà stato grande quanto Diego, ma anche lui ha fatto vincere un Mondiale all’Argentina!

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Prima di Maradona c’era Kempes

Quando si parla della Coppa del Mondo del 1978, il primo nome che viene in mente è quello di Mario Alberto Kempes.

L’attaccante argentino fu il grande protagonista del torneo, trascinando la sua nazionale alla vittoria del primo titolo mondiale della sua storia.

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Con i suoi gol, il suo carisma e le sue giocate, Kempes divenne l’eroe di un intero Paese, lasciando un segno indelebile nella storia del calcio.

Gli inizi della carriera: il talento di Bell Ville

Nato il 15 luglio 1954 a Bell Ville, una cittadina della provincia di Córdoba, Kempes mostrò fin da giovane un talento straordinario per il calcio.

Dopo essersi messo in luce nelle giovanili dell’Instituto de Córdoba, passò al Rosario Central, dove divenne uno degli attaccanti più prolifici del calcio argentino.

Il suo stile di gioco era particolare per un attaccante dell’epoca: pur essendo un centravanti, amava partire da lontano, creando spazi e sfruttando la sua velocità e il suo potente tiro.

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Questa capacità di muoversi senza dare punti di riferimento lo rese uno degli attaccanti più letali della sua generazione.

Il successo in Europa con il Valencia

Le sue prestazioni in Argentina attirarono l’attenzione dei club europei, e nel 1976 Kempes si trasferì in Spagna, al Valencia.

Con la maglia del club spagnolo, il fuoriclasse argentino divenne capocannoniere della Liga per due stagioni consecutive (1976-77 e 1977-78), confermandosi uno degli attaccanti più forti al mondo.

Nel Valencia, Kempes trovò l’ambiente perfetto per esprimere tutto il suo potenziale: segnava con facilità, era abile nel dribbling e possedeva un tiro potente e preciso.

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Queste qualità lo resero la stella della nazionale argentina in vista dei Mondiali del 1978, che si sarebbero giocati proprio in Argentina.

I Mondiali 1978: il trionfo di Kempes e dell’Argentina

Quando iniziò il Mondiale del 1978, Kempes era già una delle stelle della competizione. Il commissario tecnico César Luis Menotti

decise di affidargli il peso dell’attacco argentino, e Kempes ripagò la fiducia nel migliore dei modi.

Dopo un avvio discreto, esplose nella fase finale del torneo, segnando gol decisivi:

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  • Doppietta contro la Polonia nella seconda fase a gironi, che permise all’Argentina di qualificarsi per la finale.
  • Doppietta nella finale contro l’Olanda, giocata il 25 giugno 1978 allo stadio Monumental di Buenos Aires. Kempes sbloccò il risultato nel primo tempo e segnò il gol del 2-1 nei tempi supplementari, prima che Bertoni chiudesse la partita sul 3-1.

Con 6 gol, Kempes vinse la Scarpa d’Oro come capocannoniere del torneo e fu eletto Miglior giocatore dei Mondiali. L’Argentina, grazie a lui, conquistò il primo titolo mondiale della sua storia.

Gli anni successivi e l’eredità di Kempes

Dopo il trionfo del 1978, Kempes continuò a giocare ad alti livelli con il Valencia, vincendo la Coppa del Re (1979), la Coppa delle Coppe (1980) e la Supercoppa UEFA (1980).

Nel 1981 tornò in Argentina per giocare con il River Plate, ma dopo solo una stagione fece ritorno in Spagna. Negli anni successivi, giocò in Austria e in Cile prima di ritirarsi nel 1996.

Dopo il ritiro, Kempes intraprese la carriera di commentatore sportivo, diventando un volto noto per gli appassionati di calcio, in particolare negli Stati Uniti e in Sudamerica.

Conclusione: una leggenda del calcio argentino

Mario Kempes resterà per sempre nella storia del calcio come l’eroe del Mondiale 1978. Il suo talento, la sua leadership e la sua capacità

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di segnare nei momenti decisivi lo hanno reso una leggenda dell’Argentina e del calcio mondiale.

Ancora oggi, il suo nome è ricordato con affetto dai tifosi argentini, che lo considerano uno dei più grandi giocatori di sempre.

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