Amarcord
Pro Patria-Milan, cade l’accusa di istigazione al razzismo
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12 anni agoon
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RedazioneCaso-razzismo, chiuse le indagini per i cori razzisti durante la partita amichevole Pro Patria-Milan.
L’amichevole tra i tigrotti e i rossoneri, svoltasi lo scorso 3 gennaio allo stadio “Speroni” di Busto Arsizio e sospesa al 29esimo minuto a causa dei continui cori razzisti di alcuni tifosi locali nei confronti dei giocatori di colore del Milan, in special modo Boateng, aveva aperto a indagini ufficiali, terminate oggi.
Decade l’ipotesi dell’istigazione al razzismo in violazione della legge Mancino ma resta l’accusa di ingiuria aggravata poiché il fatto è stato commesso da più persone e dalla xenofobia. Questo è il capo d’accusa iniziale che ha permesso l’apertura del fascicolo nei confronti dei sei tifosi individuati dagli agenti del commissariato di Busto Arsizio che avevano innescato i cori.
Prima di chiudere definitivamente le indagini, il magistrato titolare del fascicolo Mirko Monti ha sentito inizialmente i sei tifosi accusati dopodiché la terna arbitrale e diversi giocatori sia del Milan che della Pro Patria.
Gli imputati – già colpiti da Daspo – saranno chiamati sul banco degli imputati il prossimo 21 febbraio per il processi per direttissima davanti al collegio giudicante del tribunale di Busto Arsizio. Tra i sei tifosi è presente anche l’allora assessore allo sport di Corbetta, fatto che aveva suscitato non poche polemiche all’interno del municipio e tra i cittadini.