Pruzzo: O Rey di Crocefieschi

Pruzzo: O Rey di Crocefieschi

Bomber implacabile e bandiera giallorossa, l’ex centravanti della Roma non riuscì però ad incidere in Nazionale…

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Gli inizi

Cresciuto nel viviaio del Genoa, Roberto Pruzzo stregò l’allora Presidente rossoblù Renzo Fossati, che dovette insistere non poco per convincerlo a firmare il suo primo contratto da professionista, dal momento che, all’epoca, il futuro O Rey di Crocefieschi non immaginava un futuro dal calciatore…

In cinque stagioni con la maglia del Grifone, Pruzzo segnò ben 57 gol in 143 presenze, rimanendo ancora oggi tra i più prolifici bomber della storia genoana!

Roma Capoccia

Nell’estate 1978, Pruzzo passa alla Roma e vi rimane per un decennio, iscrivendo il proprio nome tra quelli delle leggende giallorosse:

grazie ai suoi gol, i capitolini torneranno a cucirsi lo Scudetto sul petto 41 anni dopo la prima volta e sempre grazie ad una sua rete sfioreranno la Coppa dei Campioni persa ai rigori col Liverpool nella suggestiva cornice di un Olimpico gremito in ogno ordine di posto! 

Il gol più importante, ma tristemente inutile

30 maggio 1984, finale di Coppa dei Campioni. La Roma è sotto col Liverpool, l’Olimpico ammutolito. La squadra di Liedholm sbanda, ma riesce a rientrare in pista quando la clessidra del primo tempo ha ormai quasi del tutto esaurito i suoi granelli di sabbia.

È il 43′ quando Conti, da sinistra, mette in mezzo un pallone che il bomber Pruzzo di testa gira in porta alle spalle di un incolpevole Grobbelar!

Acrobati del pallone

Delusione Mondiale

Capocannoniere della Serie A 1981/82 e trascinatore della Roma, Roberto Pruzzo si sentiva già con tutti e due i piedi sull’aereo in partenza per la Spagna, ma sorprendentemente il commissario tecnico Enzo Bearzot gli preferì un Paolo Rossi reduce da due anni di squalifica per la vicenda Totoscommesse! O Rey di Crocefieschi non la prese bene, ma alla fine ebbe ragione il cittì!