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Scontri Coppa Italia – Il prefetto di Roma: “Si sarebbe giocato anche con il morto”
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11 anni agoon
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RedazioneLa finale di Coppa Italia sarebbe stata regolarmente disputata anche in caso di morte di un tifoso. E’ quanto ha ammesso, in un’intervista a ‘Repubblica’, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro.
“Sabato, verso le ore 20, ho chiamato il capo di gabinetto del ministro Alfano per informare che avrei fatto disputare la partita. Ho aggiunto che se il ministro fosse stato di diverso avviso, ovviamente, avrei riesaminato con lui la mia decisione. Non sono stato richiamato”.
Alla domanda su cosa sarebbe successo se fosse arrivata la notizia che il tifoso napoletano non ce l’aveva fatta, il prefetto ha aggiunto: “Avrei fatto giocare comunque, con l’animo di un prefetto che deve garantire il principio su cui si fonda uno Stato di diritto democratico e che, di conseguenza, è tenuto ad applicare la regola cardine dell’ordine pubblico. Il principio secondo cui il diritto della maggioranza va tutelato dai tentativi di espropriazione e sovversione di una minoranza. All’Olimpico 55 mila persone volevano assistere a una partita e avevano diritto di farlo. E ce n’erano 5mila che sostenevano di volerlo impedire. Se avessi ceduto al ricatto di quella minoranza non solo sarei venuto meno al principio, ma il problema di ordine pubblico lo avrei creato io. Sarebbe stato impensabile”.
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