Amarcord
SERIE A, 3a – Il Napoli non sa più vincere, l’Udinese incassa il jackpot! Fiorentina corsara a Bergamo
Published
10 anni agoon
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RedazioneQuesti i risultati della domenica di Serie A:
CHIEVO-PARMA 2-3 (Izco, Cassano, Coda, Cassano, Paloschi)
ROMA-CAGLIARI 2-0 (Destro, Florenzi)
SASSUOLO-SAMPDORIA 0-0
GENOA-LAZIO 1-0 (Pinilla)
UDINESE-NAPOLI 1-0 (Danilo)
ATALANTA-FIORENTINA 0-1 (Kurtic)
PALERMO-INTER 1-1 (Vasquez, Kovacici)
TORINO-VERONA 0-1 (Ionita)
Roma-Cagliari 2-0: la Città Eterna è teatro di eterne delusioni per Zdenek Zeman, che, non bastasse l’esonero di un anno e mezzo fa, dalla Roma stavolta si vede rifilare due sberle che fanno male a un Cagliari timido e quasi rassegnato a recitare la parte della vittima sacrificale di turno.
Troppo forte la squadra di Garcia, troppo solida, troppo compatta per un avversario che non dà mai la sensazione di poter creare pericoli alla porta difesa da De Sanctis. I giallorossi rispondono al successo della Juve ieri sera a San Siro con una prestazione autoritaria, che ha messo alle corde un Cagliari giunto nella Capitale più per villeggiatura che per disputare una partita di calcio.
La gara di oggi ha offerto un saggio della completezza della rosa romanista, una rosa ricca di alternative, tutte di ottimo livello. Alternative come Mattia Destro, titolare al posto di capitan Totti, abile a farsi trovar pronto ogni volta che viene chiamato in causa.
Il centravanti ex Siena sblocca il risultato con un tap in da rapace dell’area di rigore su invito di uno scatenato Florenzi, che raddoppia poco dopo, servito dall’onnipresente Gervinho. Il resto è accademia, con i padroni di casa che controllano il match senza correre rischi, cercando di centellinare le energie in vista del turno infrasettimanale.
Udinese-Napoli 1-0: Traballa sempre di più la panchina di Rafa Benitez. Secondo ko consecutivo per il Napoli, che dopo la sconfitta interna subita dal Chievo, perde anche a Udine. L’eccessivo turn over varato dal tecnico spagnolo si rivela una scelta, purtroppo per lui, errata, dal momento che l’assenza dei vari Callejon, Mertens e Inler si sente eccome.
Funziona invece la tattica attendista di Andrea Stramaccioni, che con un centrocampo solido e una difesa attenta conquista la sua seconda vittoria in questo campionato. La decisione di Benitez di affidare le chiavi del gioco a Gargano non paga, l’uruguayano non è un playmaker dai piedi raffinati e dalla visione di gioco illuminata, bensì un portatore d’acqua, un umile gregario, bravo a sacrificarsi, questo sì.
L’esperimento di Zuniga sulla linea dei trequartisti fallisce miseramente, così come alquanto misero si rivela il contributo di Michu, mai pericoloso. Higuain da solo non basta, Insigne si conferma ancora una volta oggetto misterioso. Neanche gli ingressi di Mertens e Callejon riescono a scuotere un Napoli in crisi di gioco e di risultati. Il match viene deciso da un gol di Danilo, abile a sfruttare un errore del gigante Koulibaly, che riesce addirittura a far sembrare discreta la prova dello sciagurato Britos.
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