Amarcord
Stramaccioni: “Nessun dramma, mi sento ancora al centro del progetto”
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12 anni agoon
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RedazioneAndrea Stramaccioni, allenatore dellInter, è tornato a parlare nella consueta conferenza stampa pre-partita dopo la brutta sconfitta a Londra in Europa League.
Il tecnico neroazzurro ha spazzato via ogni dubbio circa il suo futuro dicendo di sentirsi ancora al centro del progetto e di nutrire fiducia, non solo per il raggiungimento del terzo posto, ma anche per il passaggio del turno contro il Tottenham.
Queste le parole di mister Stramaccioni, che come prima cosa ha voluto ringraziare i tifosi: “Per me è un orgoglio pazzesco essere l’allenatore dell’Inter. Un sogno che si è realizzato, vedere tanta gente essere vicina al club, alla squadra e anche a me dopo una sconfitta ci ha dato tanta spinta.”
Sul passaggio del turno: Spero di non dover parlare dell’eliminazione giovedì prossimo. Ma la qualificazione è in salita, sarà difficilissimo. Noi ci proveremo, il grande rammarico è aver affrontato il Tottenham nel loro miglior momento e con tanti giocatori indisponibili.
Stramaccioni si è soffermato ancora una volta sullo scambio Cassano–Pazzini, scambio che a seconda dei diversi momenti della stagione è parso vantaggioso per l una piuttosto che per l atra squadra: “Cassano non è sovrappeso. Premesso che sono cose nostre, a me non risulta assolutamente. Negli ultimi test è risultato in linea con le nostre tabelle. Lo scambio con Pazzini? Sono soddisfatto. Le esigenze in quel momento erano differenti: il Milan cercava una punta centrale, lInter un giocatore che poteva giocare con Milito e/o Palacio. In più cera un conguaglio economico che il presidente riteneva soddisfacente. Noi avevamo due punte centrali, fu una scelta dolorosa ma io la rifarei 100 volte, punterei su Milito”.
Sulla partita di domani a San Siro con il Bologna: Diamanti è il miglior calciatore di punizioni che ci sia in Italia. Io ho grande fiducia in Carrizo, lo volevamo affinché si facesse trovare pronto nel momento in cui fosse mancato Handanovic per far crescere meglio Belec. Chivu è affidabile ma esporlo a tante partite ravvicinate è un rischio. Recupero calciatori come Kuzmanovic, Rocchi, Stankovic, Schelotto che porteranno energie fresche. Metterò in campo i calciatori più freschi perché tatticamente e tecnicamente sarà difficile e impegnativa”.