Thohir ha deciso: se Mazzarri stecca, il sostituto è già pronto, ma ad una condizione

Dopo mesi di tira e molla e ultimatum poi caduti nel vuoto, ora Erick Thohir sembra fare sul serio: il patron indonesiano ha dato due giornate ‘di prova’ a Walter Mazzarri che, contro Milan e Roma, si giocherà la permanenza sulla panchina nerazzurra. 



Al di là dei risultati nelle prossime gare di campionato, è comunque eveidente che la fiducia della proprietà nei confronti del tecnico toscano rasenta ormai lo zero e se l’esonero non è ancora arrivato, è per una questione puramente economica, legata allo stipendio di 3 milioni e 300mila euro percepito da Mazzarri. Che, nel frattempo, è sempre più inviso ai tifosi nerazzurri, decisamente compatti nel chiedere a gran voce (e a suon di fischi) la sua testa come principale responsabile di un’altra annata storta. 



Thohir ascolta, prende nota e-dopo l’incontro di ieri con Moratti- sembra finalmente deciso a vagliare le alternative. Scartata l’ipotesi Leonardo (considerato troppo costoso e poco internazionale), il tycoon si sarebbe deciso a puntare con decisione su Walter Zenga quale nuovo allenatore della Beneamata.



Idolo dei tifosi, l’ex portiere nerazzurro ha accumulato una discreta esperienza internazionale avendo allenato (e anche vinto) tra Romania, Serbia, Qatar e serie A (con Catania e Palermo), dimsotrando ovunque grande personalità e affinando anche la conoscenza della lingua inglese, indispensabile per comunicare con Thohir. Sembrerebbe quindi l’Uomo Ragno l’uomo giusto a cui affidare la rinascita dell’Inter, ma ad una condizione. Dai primi sondaggi pare infatti che Zenga non accetterebbe di fare il traghettatore puro, ma chiederebbe un’opzione di riconferma in caso del raggiungimento di un piazzamento europeo.



Un ostacolo non insormontabile, ma che pone Thohir di fronte ad un dilemma: aprire un ciclo subito con Zenga, o aspettare giugno per cullare il sogno Sinisa Mihajlovic?