Amarcord
Torres-Menez come Balotelli-El Shaarawy?
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10 anni agoon
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RedazioneProvate a fare un esperimento. Andate su Google immagini e cercate una foto di Jeremy Menez e Fernando Torres insieme. Risultato? Al momento non si trova nulla, se non l’immagine che vedete allegata al pezzo, quasi rubata -di sbieco- dal film di una partita. Nessuna esultanza comune, nessuna azione travolgente che li ha visti entrambi protagonisti.
E questo non può essere un caso, se è vero che il Milan di inizio stagione fa dell’attacco il proprio punto di forza a fronte di una squadra non ancora all’altezza negli altri reparti. Eppure, vedere Torres e Menez protagonisti insieme, sembra quasi una maledizione. Ricordate, lo strana-anzi stranissima- coppia Balotelli-El Shaarawy? Un inizio devastante, si era detto che fossero il futuro del Milan e della nazionale, e poi? E poi nulla, il Faraone sempre infortunato e Supermario ceduto all’estero.
Cambiano i nomi, non le paure dei tifosi rossoneri, che oggi si interrogano -al pari di Inzaghi- sui meccanismi della coppia d’attacco. Che coppia non sarà mai, visto lo schieramento tattico dei rossoneri, che prevede un 4-3-3 o un 4-2-3-1.
Ipotesi 1: il 4-3-3. Questo modulo esalta Menez nella posizione di finto centravanti, il che -automaticamente- esclude Torres, centravanti vero. Questo perchè l’efficacia dello schieramento è data dall’indisciplina tattica del francese, abile a non dare punti di riferimento e ad inserirsi tra le linee creando scompiglio nella difesa avversaria. Diverso il discorso con Torres in campo. Giocatore capace di far salire la squadra, non fa però della rapidità nello scatto il suo marchio di fabbrica. Di conseguenza la manovra diventa più lenta e prevedibile, e i suoi gol possono arrivare da suggerimenti provenienti dalla trequarti (come è stato ad Empoli).
Ipotesi 2: il 4-2-3-1. Qui c’è la rivincita di Torres. Inserito nel contesto dei trequartisti, Menez non riesce a garantire il cambio di passo che invece gli è consueto nel modulo precedente. Questo perchè il numero 7 dovrebbe agire da rifinitore dietro la punta spagnola, concedendo a lui l’onore della finalizzazione e giocando quindi più lontano dalla porta. Torres, con questo modulo, sarebbe rifornito di palloni sia centralmente (da Menez appunto) che lateralmente (da Honda e Bonaventura), dedicandosi totalmente alla ricerca del gol.
Un bell’enigma tattico per Pippo Inzaghi che -qualunque decisione prenderà- scontenterà uno dei suoi attaccanti. E, forse, comincerà a capire il lato negativo del mestiere…
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