Amarcord
VIDEO – Conte non snobba neanche la C. Italia: “Puntiamo a fare il massimo, gioca Buffon”
Published
12 anni agoon
By
RedazioneAntonio Conte, dopo essere tornato in panchina contro il Palermo, non ha alcuna intenzione di snobbare la Coppa Italia. Il tecnico bianconero è pronto a riabbracciare i tifosi in uno Juventus Stadium tutto esaurito ed è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia dell’ottavo di finale contro il Cagliari, rispondendo a tutte le domande dei giornalisti e spaziando su vari temi, dalla stessa Coppa al campionato, passando per la formazione che scenderà in campo, il mercato e quello che ha vissuto in questi mesi di squalifica per Scommessopoli.
“Questa è la quarta competizione ufficiale che affrontiamo quest’anno. – ha esordito – Noi cercheremo di fare il massimo, il meglio possibile. La Juve vuole tutto. Io considero la Coppa Italia come qualcosa di importante, e come una vetrina da sfruttare per chi ha giocato di meno, per chi in questi mesi ha giocato poco. Giaccherini, Marrone, Padoin e Caceres, per citarne qualcuno. Sono tutti elementi in cui io ripongo grande fiducia e che resteranno al mio fianco finché io sarò l’allenatore della Juve”.
Il discorso si sposta subito sul campionato, anche se il tecnico salentino precisa: “Preferirei soffermarmi sulla Coppa Italia”. Conte commenta i 4 punti di vantaggio sulla seconda. “Quattro punti di vantaggio sulla seconda in classifica possono essere un buon margine o non voler dire nulla. Quest’anno il ritmo è molto sostenuto, dovremo continuare a vincere e ragionare di partita in partita, sfruttando gli scontri diretti”.
Quindi confronta la squadra di quest’anno con quella della scorsa stagione. “La Juventus di quest’anno è più consapevole delle sue possibilità – ha detto – anche se l’anno scorso proprio in questo periodo abbiamo iniziato a stupire, vincendo poi il campionato e arrivando in finale di Coppa Italia quando nessuno ci dava credito. Quest’anno c’è più consapevolezza dovuta ai trofei che abbiamo vinto e all’essere attualmente in testa al campionato”.
Poi una sottolineatura che il tecnic.o salentino ha voluto fare. “Il nostro primo posto non è casuale – ha affermato – ma consolidato e meritato, ottenuto con grandi difficoltà. Non bisogna dimenticarselo, se poi si vuole far passare qualcosa di anormale come qualcosa di normale… E nonostante tutto sarà comunque molto dura, e l’esempio del Milan dell’anno scorso sta a dimostrarcelo”.
Capitolo formazione da opporre ai rossoblù isolani, Conte è molto chiaro. “Isla ha recuperato – ha rivelato – così come Marrone. Caceres è in dubbio, mentre Lucio non ha recuperato. In porta, con Storari squalificato, giocherà Buffon. Rubinho? E’ arrivato da noi con dei problemi fisici e non abbiamo avuto modo di testarlo in partite ufficiali. Partiremo con Gigi, poi magari nel corso della gara ci sarà spazio per il brasiliano, ma procederemo per gradi”.
Poi una lunga parentesi sui 4 mesi di squalifica e le cose che personalmente gli sono più mancate. “Quello che più mi è mancato in questi quattro mesi è stato il contatto fisico, in quei 95 minuti, con i calciatori, questa è la cosa che ho percepito. La cosa bellissima che ho percepito, è stata a fine partita l’abbraccio con tutti quanti, mentre ciò avveniva questo mi ha provocato davvero qualcosa di bello, qualcosa di irrinunciabile. Se io volessi dire qualcosa a cui non vorrei rinunciare, dire a questo contatto fisico con i miei calciatori. Specifico contatto fisico nella giusta maniera, perchè non vorrei …(ride, ndr)”.
“Questo mi è molto mancato ed è una cosa veramente bella che ho avvertita: andare ad abbracciare e a ringraziare i miei calciatori, purtroppo in questi quattro mesi mi è stato tolto; – ha aggiunto – perchè poi dopo la partita non riesci ad entrare nello spogliatoio, il giorno dopo comunque è passato quel momento, quell’attimo, quindi è una cosa che mi è stata ridata ed è la cosa più bella che io ho potuto constatare. Non posso rinunciare al contatto diretto, al contatto fisico con i miei calciatori. Dopo la partita sono tornato a fare quello che ho sempre fatto, quindi la normalità, tornare nello spogliatoio, ad abbracciarci, a godere della vittoria; a godere della vittoria se è una vittoria meritata, perché a volte quando la vittoria non è meritata non ci sono complimenti, lo sanno benissimo i calciatori. A Palermo hanno fatto molto bene, quindi c’erano tutte le ragioni per fare i complimenti e per ringraziare i miei calciatori”.
“Nelle conferenze – ha proseguito Conte – ho dovuto sostare un po’ di più proprio per via della lontananza di questi quattro mesi, sono ritornato e c’è stata comunque un’attenzione mediatica normale. Normale perchè c’è stata un’attenzione mediatica spropositata quando era in negativo, quindi nessuno l’ha sottolineato. Qualcuno invece, qualche furbo, qualche astuto, qualche persona intelligente, ha voluto far notare come poi in positivo c’è stato un eccessivo aspetto mediatico sulla persona. O c’è mediaticità sempre, o non c’è mai. Per quello che riguarda me, c’è sempre, nel bene e nel male. A queste persone dico di guardarsi allo specchio ogni tanto e di pensare prima di parlare“.
Si arriva quindi a parlare di mercato. “L’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di straordinario. – ha evidenziato Conte – Quest’anno abbiamo operato anche a livello di mercato senza spendere e spandere, perché chi parla del mercato della Juventus e dice che abbiamo fatto cose eccezionali, significa che non capisce assolutamente niente. Abbiamo fatto delle cose molto ponderate, misurate, abbiamo agito ancora sul rafforzamento delle fondamenta, prendendo giocatori come Asamoah, come Isla, facendo tornare Giovinco, accrescendo la qualità nel reparto avanzato, prendendo giocatori svincolati, grandissime operazioni come Pogba”.
“Non è che la Juventus abbia speso chissà che, – ha aggiunto il tecnico salentino – perchè la Juventus si è già rinforzata quest’anno. Abbiamo ancora operato perché c’era bisogno di fare questo. Mi auguro un giorno di arrivare poi, insieme alla società, a prendere i giocatori da 35-40-45 milioni, significa allora che lì potremmo davvero iniziare a guardare il Psg, il Real Madrid, i due Manchester, il Bayern Monaco. Adesso dobbiamo stare calmi, sereni, lavorare, e continuare a fare quello che stiamo facendo, il nostro percorso, che è già un percorso molto abbreviato rispetto a dove siamo partiti”.
C’è spazio anche per parlare degli Ottavi di finale di Champions League. “Cè un percorso da affrontare, – ha dichiarato Conte – per noi l’importante è riconfermarci in Italia per costruire questo progetto. Sappiamo che ci sono squadre importanti in Italia che faranno di tutto per essere protagoniste anche loro, non bisogna mai mollare. Dobbiamo essere vogliosi di riconfermarci, una volta può capitare a tutti, quando rivinci significa che alla base cè qualcosa di importante, di vero. Significa essere uomini vincenti. Per quanto riguarda la Champions ringrazio i ragazzi, mi era stata tolta, adesso potrò gustarmela sul campo. Lavversario vedremo, sono molto fatalista, magari può capitare la squadra più semplice di tutte e ti elimina, magari quella più forte la batti”.
Infine sull’abbraccio che i tifosi gli regaleranno domani. “Vivo di emozioni e di passioni. Nel momento in cui mi vengono a mancare smetto di fare ciò che sto facendo. Domani mi emozionerò, ma è sbagliato dire che verranno per me, verranno per la squadra, per lallenatore e per vedere uno spettacolo. Mi auguro che domani si riesca a dare un bellissimo spettacolo“.
You may like
26 LUGLIO 2006, INTER CAMPIONE D’ITALIA: ASSEGNATO LO SCUDETTO 2005-06
18 LUGLIO 1942, NASCE GIACINTO FACCHETTI
4 LUGLIO 2006, ITALIA IN FINALE: GROSSO E DEL PIERO STENDONO LA GERMANIA
26 GIUGNO 2006, TOTTI DECIDE DAL DISCHETTO
Milan, Donnarumma sarebbe rimasto?
19 GIUGNO 1938, BIS DELL’ITALIA: SECONDA COPPA DEL MONDO