VIDEO – Lazio, Reja rivendica i propri meriti: “Con me dall’inizio saremmo già in Europa League!”

Edy Reja non le manda a dire. Dopo una stagione travagliata per i colori biancocelesti, il tecnico della Lazio si sfoga ai microfoni della conferenza stampa prima della gara contro l’Inter, decisiva ai fini di qualificazione in Europa League. Queste le parole dell’allenatore goriziano: “Dco solo, umilmente, che ho fatto 33 punti da quando sono arrivato e questa marcia comporterebbe l’Europa League piena. Ogni settimana sento voci su un nuovo tecnico, sento che non abbiamo programmato… Che devo fare? Sono arrivato ed ho salvato la squadra, poi il quarto posto. Poi 62 punti ed un quarto posto, mettendo dietro Juve, Inter, Roma, Milan. Non so cosa si pretenda: non c’è riconoscimento e gratificazione per il nostro lavoro. Non viviamo un ambiente facile quest’anno: il destino era nelle nostre mani. Non abbiamo ancora fallito l’obiettivo Europa, c’è ancora una minima percentuale di poterlo centrare. Bisogna cambiare atteggiamento anche nelle critiche, non si può lavorare così. Ogni volta che vado allo stadio ci sono dei fischi al mio nome. Non capisco perché, vorrei capirlo. Non devo piacere a tutti ma di cosa stiamo parlando? C’è una linea critica che colpisce tutti ma serve un distinguo“.



Sui fischi dell’Olimpico: “Non è per me, ci sono abituato, è per mia moglie che viene a vedere la partita e mi dice ‘perché?’. Ora è difficile avere applausi: io ho consenso nella società, nella squadra e nei miei collaboratori. Io vedo il nostro lavoro, che non era facile, ed abbiamo centrato l’obiettivo di dare almeno interesse alla mia stagione“.





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