Zapelloni: “La Juve vicina allo scudetto; Napoli, attento al ritorno del Milan”

Un’intervista completa, nella quale sono state toccate molte tematiche non solo strettamente di campo quella che ci ha concesso in esclusiva per il nostro portale calcissimo.com Umberto Zapelloni, vice-direttore de “La Gazzetta dello Sport”.

Come valuta il livello della nostra Serie A rispetto agli altri campionati?

“Lo reputo abbastanza buono, anche se in Europa e in Champions le nostre squadre principali perdono seppur con il Milan è andata in modo diverso; da noi non è più una corsa a due ma un campionato la cui lotta è serrata tra le prime della classifica. In Serie A la prima può rischiare di perdere anche contro l’ultima in classifica, cosa difficile in Spagna e negli altri campionati ad eccezione forse della Francia. L’Inghilterra la vedo superiore, mi piace molto l’atmosfera che si respira in Germania sia come stadi che come coreografie; in Spagna ci sono due/tre grandi squadre con l’inserimento dell’Atletico Madrid quest’anno. Consideriamo poi che un grandissimo giocatore come Messi che in Liga fa cento gol a stagione contro le italiane ha segnato solo su calcio di rigore”.

La Juventus si sta avviando a vincere lo scudetto. Dopo lo scontro diretto contro il Napoli la strada si è semplificata?

“Si è assolutamente semplificata, la Juve con il vantaggio che ha preso può permettersi di gestire il doppio impegno anche quando le partite saranno più complicate; è stato importante non perdere lo scontro diretto contro il Napoli per garantirsi un po’ di respiro”.

La lotta al terzo posto si sta facendo sempre più interessante: chi si qualificherà alla prossima Champions?

“Il Napoli deve fare molta attenzione perché rischia di pagare la delusione dello scudetto mancato; la lotta è aperta dal secondo posto in giù. Se dovessi giocare oggi direi Napoli e Milan, non necessariamente in quest’ordine, oltre ai bianconeri”.

Mancano ancora varie giornate, ma a Suo parere chi saranno le tre squadre che retrocederanno in Serie B?

“E’ molto difficile per le ultime tre risalire, ha una chances il Palermo perché non ha giocatori per la classifica che ricopre attualmente, ma è incappato in troppi errori di gestione. Penso che saranno queste le squadre a retrocedere”.

Antonio Cassano ha fatto parlare di sé per la discussione con Stramaccioni: come valuta questi suoi continui atteggiamenti?

“Credo che sia irrecuperabile, si è comportato allo stesso modo alla Sampdoria, al Milan e ora all’Inter oltre che con Capello, in squadre che gli hanno dato tutto ma dove si è sempre comportato in maniera ignorante; se il giocatore è grande, l’uomo ha sicuramente qualche problema nei rapporti con gli altri ma anche con sé stesso perché se si mettesse in testa di allenarsi seriamente potrebbe diventare il miglior calciatore del mondo”.

Lei pensa che sia meglio crescere i futuri campioni in casa in stile Barcellona, comprarli da altre squadre o abbinare le due cose?

“Si possono abbinare le due cose senza spendere cifre folli; il Milan ha fatto vedere quest’anno di aver lavorato bene tirando fuori la più bella sorpresa del campionato che è De Sciglio; ci vuole la giusta alternanza ma lavorare sui settori giovanili è importante, cercando di adottare gli stessi moduli per tutte le squadre. Manca però una serie cuscinetto tra la Primavera e la prima squadra in stile spagnolo, che sarebbe ottimale”.

Champions League: il Milan può farcela a superare il Barcellona, visto il risultato dell’andata?

“La partita sarà diversa dall’andata, loro giocheranno con il coltello tra i denti dopo le tre sconfitte subite ma se resiste la prima mezz’ora può farcela adottando il contropiede”.

Finale Champions: quale sarà la sfida del prossimo 25 Maggio? E chi vincerà?

“Ci sono tre squadre che possono vincere: il Real Madrid di Mourinho, il Bayern Monaco che è la squadra che sta giocando meglio e la Juventus che sta facendo vedere cose eccelse, non prende gol, gli attaccanti segnano con regolarità, lo stadio è stimolante ed è tranquilla in campionato”.

Stesso discorso per l’Europa League: la sua possibile finale?

“A questa Lazio non porrei limiti, in Europa sta stupendo dimostrando di non sottovalutare la ex Coppa UEFA dove il Napoli invece è stata la vera delusione. Se non si incrociano prima penso Tottenham-Lazio”.

Cosa ne pensa dell’introduzione della tecnologia nel mondo del calcio?

“Assolutamente favorevole, non esiste che gli spettatori debbano avere più mezzi a disposizione per giudicare rispetto agli arbitri; in altri sport esistono da anni. Ovviamente rimarranno dei dubbi in alcuni episodi come nel recente Milan-Lazio ma almeno servirà a risolvere gli episodi più importanti, ma dovrà essere abbinata agli arbitri addizionali, che servono molto per evitare le risse, le simulazioni e danno due occhi supplementari all’arbitro. Inizialmente introdurrei il gol-non gol e un assaggio di moviola”.

Capitolo razzismo: come ha valutato il gesto di Boateng verso i sostenitori della Pro Patria dello scorso Gennaio?

“Un gesto che è servito a riaccendere un campanello d’allarme su un qualcosa di brutto che bisogna combattere, ha fatto bene ad approfittare dell’occasione. Come si combatte? In Serie A gli spettatori vanno allo stadio schedati, bisogna impedire loro di entrare negli impianti, adottando il Daspo”.

In alcune occasioni si registrano ancora episodi di violenza all’interno degli stadi: non pensa che il modello inglese – anche a livello governativo – possa essere preso in considerazione?

“La differenza in Inghilterra l’ha fatta la certezza della pena, da noi qualsiasi persona sarebbe tornata subito in libertà; solo con la certezza della pena si può combattere questo episodio anche se, facendo gli scongiuri, ultimamente sono molto diminuiti questi episodi”.

In ultimo, un Suo giudizio sul calcioscommesse?

“E’ un brutto lato del nostro calcio, le grandi squadre sembrano essere al riparo poiché non si è mai visto il loro totale coinvolgimento come, ad esempio, il Napoli. E’ una piaga che può essere più dannosa del doping, vanno monitorate attentamente tutte le categorie, specialmente quelle minori, dove è più facile adottare queste cose”.