Amarcord
Zeman si difende dalle critiche: “Non temo l’esonero, la Roma può fare grandi cose”
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12 anni agoon
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RedazioneDopo due sconfitte consecutive, per la Roma di Zeman sarà vietato perdere domani sera nel posticipo dell’11ª giornata di Serie A contro il Palermo. Il tecnico boemo non può più permettersi passi falsi, e qualora le cose non dovessero andare per il verso giusto anche contro i rosanero, la sua panchina potrebbe traballare pericolosamente.
L’allenatore giallorosso, tuttavia, parlando ai giornalisti nella conferenza stampa della vigilia, si è detto assolutamente sereno e molto fiducioso sulle possibilità di riscatto della sua squadra. “Se non ci sono i risultati sperati, è normale che l’ambiente non sia contento. Io però ho le stesse idee della società, abbiamo entrambi degli obiettivi comuni. – ha assicurato – Non mi sento in bilico, non temo l’esonero, continuo a dire che questa Roma può fare grandi cose”.
Quella contro i siciliani all’Olimpico, perciò, sarà una partita come tutte le altre. “Non sarà una gara decisiva, – ha affermato – per me tutte le partite sono fondamentali. L’importante è dare sempre il massimo e puntare a conquistare i 3 punti. Contro Udinese e Bologna siamo stati superiori ma abbiamo pagato i nostri errori a caro prezzo. La sconfitta di Parma, invece, non la considero proprio, non era una partita di calcio”.
Il tecnico boemo continua ad avere problemi con alcuni giocatori della rosa, che come ha fatto presente lo stesso Totti, fanno più fatica degli altri a far proprio il suo credo. “Il capitano ha detto che i giocatori mi seguono al 50%? Io le percentuali non so darle. – ha risposto Zeman – Ora l’obiettivo è abituare la squadra ad un certo tipo di calcio collettivo”.
Ancora non si sa se De Rossi potrà essere recuperato al 100 per cento dopo la distorsione alla caviglia, mentre Destro dovrebbe ancora una volta partire dalla panchina. “Daniele non è al top, – ha ammesso Zeman – viene comunque in ritiro con noi e domani si deciderà se farlo giocare o no. Destro? Ho una rosa di calciatori importante e ne devo scegliere undici. Se giocatori bravi restano fuori vuol dire che la squadra è competitiva. Mattia serve alla Roma anche perchè l’ho voluto fortemente io. Ho una panchina molto forte che mi permette di scegliere e questa, secondo me, non è una cosa negativa”.
Quindi una filippica all’indirizzo dei giornalisti, rei a suo giudizio di esser stati troppo duri nei giudizi su Tachtsidis. “Io continuo a dire che è stato molte volte il migliore in campo, a parlare sono le statistiche. – ha sostenuto il boemo – Secondo me non è giusto e non è obiettivo prendersela così tanto con lui”.
Intanto si avvicina il derby di Roma con la Lazio. “Il derby per i romani è una guerra, per me è sport. – ha dichiarato – Io ho tanti amici laziali e non li rinnego come fanno altri. Per me la stracittadina è una partita di calcio, bisogna prenderla per quella che è, senza esagerazioni”.
Per il momento, in attesa della stracittadina, avanti con la consueta filosofia zemaniana anche contro il Palermo. “Questa squadra è stata costruita in estate per esprimere un certo tipo di calcio – ha sottolineato Zeman – e mi viene da ridere quando si dice che questi giocatori non sono adatti al mio modulo. Non c’è bisogno di cambiare la tattica, basta che tutti i calciatori abbiamo l’atteggiamento giusto. Anche il Barcellona se perde una partita non cambia il suo tipo di gioco…”.
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