Cartellino Rosso
La vita di Asprilla? Un sogno ad occhi aperti
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1 anno agoon
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RedazioneLa vita di Tino Asprilla? Un sogno ad occhi aperti! L’ex attaccante del Parma se la godealla grande, suscitando l’invidia dei ’comuni mortali’, costretti, loro malgrado, a fare i conti con le mille preoccupazioni della quotidianità… Nella vita c’è chi può e chi non può… Lui può!
Zucchero e goldoni
Appesi gli scarpini al chiodo, Tino Asprilla si è reinventato imprenditore di successo, dedicandosi al commercio di zucchero col governo colombiano ed anche alla produzionedi profilattici:
Me la passo alla grande. Ho un’azienda agricola, vendo canna da zucchero al governo colombiano. E attraverso una campagna pubblicitaria commercializzo preservativi. Sapete, il sesso per me è sempre stato importante…
Rubinetti dorati
Quando approda in Italia poco più che ventenne, il giovane Asprilla è ancora un illustre sconosciuto, ma trova comunque il modo di far parlare di sè in Patria:
Volevo spedire ai miei familiari in Colombia qualcosa che potesse sembrare molto costoso: vidi dei rubinetti dorati in un grande magazzino, ne acquistai dieci scatole, le mandai in Sudamerica e io, per quelli di Tulua, diventai il riccone che aveva sfondato nel calcio italiano. Credevano fossero d’oro, mica di metallo. Dalle mie parti l’apparenza conta spesso più della sostanza.
All night long
Malgrado due attività imprenditoriali da mandare avanti, Asprilla non si ammazza di lavoro, anzi… La sua giornata tipo comincia a mezzodì e si conclude all’alba:
Sveglia a mezzogiorno. Colazione abbondante a base di frutta. Riposino pomeridiano. Doccia, cena e feste fino all’alba. Il lavoro? Ho tanti dipendenti, ci pensano loro. Io dirigo. E a volte gioco ancora a pallone: ho una squadretta, qui a Tulua.