Così non VAR
Futuri campioni – Tutti pazzi per Filippo Ricupati, il bomber del 27…
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10 anni agoon
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RedazioneC’è un numero che ricorre -con insistenza- nella giovane e promettente carriera di Filippo Ricupati, il 27.
27 come il giorno della sua data di nascita (giugno 1996), 27 come il suo numero di maglia all’esordio assoluto su un campo da calcio, e 27 come le reti complessive messe a segno quest’anno con il Verbano, tra Eccellenza e Allievi.
Una stagione da incorniciare per il bomber milanese, cresciuto nel mito Del Piero e finito a ripercorrere le orme di quel Pippo Inzaghi che lo ha allenato non più tardi di qualche settimana fa nel corso di un provino con il Milan primavera e di cui-dicono gli esperti- ricorda movenze e senso del gol.
Doti innate, che gli sono valse le attenzioni di squadre di primissima fascia: Milan, Genoa, Entella, Novara e Brescia sono solo alcune delle opzioni in mano al giovane attaccante, da due anni nel giro della rappresentativa lombarda, ed esordiente quest’anno anche con la nazionale dilettanti under 17, dove ha trovato anche i primi gol ‘azzurri’.
Partito dai campetti della periferia milanese (l’oratorio Kolbe), Ricupati viene ben presto notato dalla Calvairate (dove, con 28 reti, ha conquistato il titolo di capocannoniere nel campionato Allievi Regionali A 2013, girone D), prima della grande occasione in Eccellenza, con la maglia del Verbano.
Dotato di un senso del gol fuori dal comune e di un fisco longilineo che gli consente una buona difesa del pallone e grande rapidità nel dribbling, Ricupati ha ricoperto, nei primi anni di carriera, tutti i ruoli del reparto offensivo, accrescendo notevolmente la sua visione di gioco e rivelandosi una risorsa preziosa nei piani tattici di mister Celestini. Che, a dispetto della giovane età, ha puntato forte su di lui in un campionato duro come l’ Eccellenza, venendo puntualmente ripagato con sette reti, tra cui spicca quella -decisiva- nel derby contro il Legnano.
Numeri da predestinato per un 17enne all’esordio assoluto nella categoria, che hanno acceso i riflettori del grande calcio sulla vita di un ragazzo cresciuto a ‘pane e pallone’ e che viene considerato tra i prospetti più interessanti del calcio nostrano.