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Così non VAR

Inter-Torino, arbitro sotto la lente: VAR e decisioni contestate

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Inter-Torino, arbitro sotto la lente: VAR e decisioni contestate

di Lucia Giordano

Il calcio, si sa, è un gioco di emozioni e polemiche, e la sfida tra Inter e Torino non ha fatto eccezione. A San Siro, davanti a migliaia di tifosi, i nerazzurri hanno avuto la meglio sui granata con un sofferto 3-2, ma più dei gol e delle giocate spettacolari a far discutere sono state le decisioni dell’arbitro Matteo Marcenaro. Alcune situazioni controverse, in particolare due episodi chiave, hanno alimentato recriminazioni e lasciato un senso di incertezza.

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La prima svolta: l’espulsione di Maripan

Il primo momento cruciale si è verificato al 20° minuto, quando Guillermo Maripan del Torino ha commesso un fallo pesante su Marcus Thuram. Inizialmente, Marcenaro ha punito il difensore con un semplice cartellino giallo, ma il VAR, guidato da Gianluca Aureliano, è intervenuto richiamando l’arbitro alla revisione. Dopo aver rivisto le immagini, Marcenaro ha cambiato la sua decisione, estraendo il cartellino rosso. Il replay ha confermato che il fallo di Maripan era particolarmente duro, con i tacchetti ben piantati sulla caviglia del giocatore interista, rendendo la scelta del rosso comprensibile.

L’espulsione ha segnato il resto della gara, costringendo il Torino a giocare in inferiorità numerica per più di un’ora. Nonostante ciò, i granata hanno dimostrato grande tenacia, mettendo in difficoltà l’Inter e lottando fino all’ultimo minuto.

Il rigore su Masina e il contatto Bastoni-Zapata: dubbi a non finire

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L’altro episodio chiave è arrivato nel secondo tempo, quando Hakan Calhanoglu ha commesso un fallo su Adam Masina in area di rigore. L’intervento del centrocampista turco è sembrato in ritardo e, dopo un breve consulto con il VAR, Marcenaro ha assegnato il rigore al Torino, che ha accorciato le distanze e riacceso le speranze di rimonta.

Ma non è stato l’unico episodio discusso. Al 67° minuto, Alessandro Bastoni e Duvan Zapata si sono scontrati nell’area interista: il colombiano è caduto dopo un contatto molto lieve con il difensore nerazzurro. Per molti il contatto è apparso insignificante, dubbi sul mancato intervento arbitrale.

La spinta di Zapata su Acerbi: due pesi e due misure?

Le polemiche si sono ulteriormente intensificate quando è stato messo sotto la lente l’episodio che ha preceduto il gol del Torino. Duvan Zapata, liberandosi della marcatura di Francesco Acerbi, ha usato il fisico in maniera decisa, spingendo via il difensore dell’Inter. Nessuna chiamata da parte del VAR e nessun fischio da parte di Marcenaro, che ha lasciato proseguire l’azione. Questo ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto tra i tifosi interisti, che hanno evidenziato la discrepanza nel metro di giudizio dell’arbitro.

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Un match che lascia strascichi

Nel complesso, la direzione di gara ha lasciato perplessi tifosi e osservatori neutrali. Se da un lato l’espulsione di Maripan e il rigore su Masina appaiono decisioni ben motivate, i contatti tra Bastoni e Zapata e quello tra Zapata e Acerbi restano nella cosiddetta “zona grigia” delle interpretazioni soggettive. L’impressione è che il VAR, pur intervenuto in alcune situazioni, non abbia dissipato del tutto i dubbi, ma piuttosto alimentato la sensazione di incertezza.

In partite così combattute, dove gli episodi possono determinare l’esito del match, è inevitabile che certe decisioni generino polemiche. Il post-partita si è così trasformato in un dibattito sulle scelte arbitrali, con molti a chiedersi se il risultato sarebbe stato diverso con un metro di giudizio più uniforme.

Cosa resta di Inter-Torino

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Alla fine, l’Inter porta a casa tre punti fondamentali per la corsa alla vetta della classifica, ma la vittoria è stata macchiata dalle numerose polemiche. Gli episodi contestati lasciano una sensazione di amarezza, e la partita contro il Torino resterà probabilmente un argomento di discussione ancora per qualche tempo. Per Marcenaro, questa sarà una serata difficile da dimenticare, con le sue decisioni che continueranno a dividere tifosi e opinionisti.

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