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Così non VAR

Lazio-Fiorentina (1-2): moviola e polemiche sulla direzione arbitrale

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Lazio-Fiorentina

Lazio-Fiorentina finisce con un’amara sconfitta per i biancocelesti in una gara caratterizzata da episodi controversi e da una direzione di gara insufficiente da parte dell’arbitro Antonio Rapuano. Il fischietto della sezione di Rimini ha mostrato difficoltà evidenti nella gestione disciplinare, perdendo il controllo del match col passare dei minuti.

I precedenti di Rapuano all’Olimpico

Con questa partita, il bilancio di Rapuano all’Olimpico si aggiorna a 7 incroci: 5 vittorie e 2 sconfitte per i biancocelesti. Tuttavia, Lazio-Fiorentina sarà ricordata per una serie di decisioni tardive e discutibili. Ecco l’analisi dei principali episodi disciplinari.

VAR - La moviola - Episodi

Primo tempo di Lazio-Fiorentina: errori e decisioni dubbie

10’: Rapuano corregge una decisione iniziale concedendo il calcio d’angolo alla Lazio, dopo le proteste di Guendouzi. Il replay mostra che l’ultimo tocco era effettivamente di un giocatore viola.

18’: Regolare il raddoppio della Fiorentina. Sul lancio in profondità di Pongracic per Folorunsho, la posizione è giudicata correttamente in gioco.

20’: Primo errore evidente. Ranieri spintona Castellanos nell’area della Fiorentina, ma Rapuano lascia proseguire nonostante un’infrazione che sembrava chiara.

45’: In chiusura di primo tempo, decisione discutibile su Beltrán. L’attaccante viola entra fuori tempo su Isaksen, ma l’arbitro si limita a concedere la punizione senza ammonire il giocatore.

Secondo tempo di Lazio-Fiorentina: espulsioni e caos disciplinare

53’: Intervento scomposto di Pongracic su Castellanos. Viene assegnata una punizione alla Lazio, ma manca il cartellino giallo per imprudenza.

62’: Espulsione di Adli, protagonista di un doppio giallo. Il primo arriva per proteste durante la sostituzione, mentre il secondo è per un gesto di stizza: il giocatore, già sostituito, calcia il pallone in tribuna.

70’: Ammonito Dodô per perdita di tempo durante una rimessa laterale.

71’: Gila avanza palla al piede, ma viene fermato irregolarmente da Mandragora, che viene giustamente ammonito.

73’: Altro errore di Rapuano. Beltrán spinge Rovella in modo evidente, ma l’arbitro non fischia il fallo né ammonisce il giocatore.

75’: Colpo al volto di Pongracic su Romagnoli. Rapuano giudica l’intervento fortuito e lascia proseguire. Il VAR non interviene, trattandosi di un episodio non valutabile per revisione.

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Finale di partita: caos totale


89’: Rapuano assegna un calcio d’angolo alla Lazio in circostanze poco chiare. Pedro, sfruttando un rimbalzo con la bandierina, continua a giocare e segna, ma il fischio arbitrale aveva già interrotto l’azione. Proteste vibranti in campo, con ammonizioni a Pedro e Baroni.

90’: Vengono concessi 6 minuti di recupero, ma la tensione in campo continua a salire.

94: Baroni viene espulso per proteste nei confronti dell’arbitro.

97: Palladino segue la stessa sorte, ricevendo il rosso diretto per proteste. Durante la rissa finale, Kean colpisce Rovella con una tacchettata, ma Rapuano, ormai fuori controllo, non se ne accorge.

Analisi arbitrale: Rapuano sotto accusa

La direzione di gara di Antonio Rapuano si è rivelata insufficiente, con errori decisivi sia nella gestione disciplinare che nelle valutazioni in campo.

Gli episodi più gravi:

  • Il rigore non concesso per lo spintone su Castellanos.
  • La mancata ammonizione di Beltrán per il fallo su Isaksen.
  • Il caos nei minuti finali, culminato con l’espulsione di due allenatori e il fallo di Kean non sanzionato.

La Lazio esce sconfitta da una partita stregata, condizionata da episodi arbitrali che hanno fatto discutere. Il rendimento di Rapuano lascia spazio a molte polemiche, mentre i biancocelesti dovranno rialzarsi dopo una serata amara sotto tutti i punti di vista.

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