Diavolo in me
Altro che anti-Juve: Gattuso, ora il tempo stringe…
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6 anni agoon
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RedazioneMetti una sola vittoria in quattro gare di campionato, una classifica che ora comincia davvero a mettere i brividi e un allenatore che, a fine partita, schizza nel tunnel degli spogliatoi senza nemmeno stringere la mano al collega avversario. Altro che anti-Juve: il Milan di Gattuso è, al pari della Roma, la grande delusione di questo inizio di stagione.
I NUMERI – Sono i numeri ad inchiodare il tecnico calabrese alle proprie responsabilità. Cinque punti ottenuti in quattro gare sono davvero un magro bottino se si pensa che, calendario alla mano, dopo la partenza in salita con Napoli e Roma i rossoneri hanno affrontato Cagliari e Atalanta, non esattamente due squadre irresistibili. La distanza dalla vetta, al netto della partita da recuperare contro il Genoa, comincia a farsi parecchio pesante: dieci punti. E non siamo neanche a fine settembre.
DIFESA COLABRODO – L’allarme rosso riguarda la difesa. Salutato Bonucci, Gattuso ha deciso di procrastinare l’inserimento di Caldara per puntare tutto sul recupero di Musacchio, scelto come partner ideale di Romagnoli al centro della dretroguardia. Il risultato è che il Milan ha subito sette reti in quattro partite, non riuscendo ancora a chiudere una gara con la porta inviolata. Empoli e Bologna, tanto per capirci, ne hanno subite rispettivamente sei e cinque. Un qualcosa su cui Gattuso dovrà riflettere, e parecchio.
PERCHE’ I NUOVI NON GIOCANO? – Oltre al già citato Caldara (0 minuti in campionato con la maglia rossonera per lui), viene da chiedersi il perchè Gattuso non voglia puntare sui pur generosi Castillejo e Laxalt, quasi sempre positivi negli scampoli di gara in cui sono stati chiamati in causa. I due esterni, rapidi e particolarmente adatti a subentrare a partita in corso, quando le difese avversarie accusano le prime fatiche, potrebbero rappresentare un’arma importante per provare a chiudere le partite senza limitarsi a gestire un vantaggio poi spesso rimontato (Napoli, Atalanta).
CAMBI DISCUTIBILI – E sono proprio i cambi una delle principali accuse mosse al tecnico calabrese. Nel corso della gara contro l’Atalanta, Gattuso, in situazione di vantaggio (2-1) ha tolto Bonaventura per inserire il disastroso Bakayoko, quindi un discreto Calabria in favore di Abate, il cui errore di posizionamento genererà il pareggio atalantino. Tardivo, invece, l’avvicendamento di uno spento Calhanoglu con Castillejo, che ha avuto pochissimi minuti per mettersi in mostra. Dov’è finito il coraggio dimostrato contro la Roma, dove l’inserimento di Cutrone ha portato in dote anche i tre punti?
La mentalità vincente di un allenatore (e di una squadra) passa anche, e soprattutto, da qui…