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Diavolo in me

Cardinale: “Acquisto del zmilan duro, ma é stata la cosa migliore”

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In una lunga intervista a “The Deal”, un podcast di Bloomberg, Gerry Cardinale ha parlato del suo viaggio all’interno del calcio europeo approfondendo gli inizi della sua avventura nel mondo dello sport col Tolosa, il rapporto col fondo statunitense Elliott, da cui ha acquistato il Milan nel 2022, i progetti per il nuovo stadio rossonero e il futuro dei diritti tv sulla Serie A. 

GLI INIZI E IL TOLOSA
A incoraggiare Cardinale a investire sul calcio europeo è stato Billy Beane. “Mi sono detto: perché dovrei considerare il calcio europeo? Un ecosistema in cui ci sono governi sovrani e oligarchi russi non può essere un ecosistema da prendere in considerazione – ha raccontato il numeor uno di RedBird -. Mi ha detto: ‘Non hai capito il punto’”. “Sosteneva che il mercato dei trasferimenti nelle retrocessioni, ovvero il pilastro fondamentale dell’economia del calcio europeo, fosse fatto su misura per Moneyball – ha proseguito -. Si costruisce, si compra a basso prezzo e si vende ad alto prezzo. Così abbiamo fatto una ricerca sul calcio europeo, abbiamo incontrato 150/200 squadre in tutti i paesi del continente e in Inghilterra”. “All’epoca non c’erano molte persone e capitali del nostro tipo che inseguivano il calcio europeo – ha spiegato Cardinale riavvolgendo il nastro dei ricordi -. Tutti erano ancora concentrati sulle squadre dell’NBA e su altre cose negli Stati Uniti, ma c’erano restrizioni sulla proprietà negli Stati Uniti”. “Così, dopo aver fatto tutto questo lavoro, abbiamo deciso di fare la nostra prima acquisizione di controllo, che è stata quella del Tolosa in Ligue 1 – ha aggiunto -. E il bello di quell’esperienza è che si è trattato di un investimento di addestramento“. “Per quanto ne sapessimo di sport, sapevamo di non sapere nulla del calcio europeo – ha continuato -. E ovviamente si trattava di investire all’estero, cosa che ho imparato quando lavoravo alla Goldman”. “Per farla breve, la quotazione del Tolosa si aggirava intorno ai 60 milioni di euro. È stato retrocesso in seconda serie – ha raccontato ancora Caerdinale -. L’abbiamo acquistato per 15 milioni di euro nel giro di tre mesi. Nel giro di tre mesi, con Billy, Luke Bornn e il nostro team di analisi dei dati abbiamo venduto il nostro primo giocatore per circa 15 milioni di euro. E poi, dopo il primo anno, abbiamo ottenuto la promozione in Ligue 1”. “E ora il Tolosa naviga stabilmente a metà classifica e ha un monte stipendi molto ragionevole – ha proseguito -. Ciò farebbe pensare che dovremmo spendere molto di più per essere a metà classifica come siamo. Il calcio europeo si basa sul fatto di spendere quel dollaro incrementale di capitale meglio del prossimo”. “Mi piace fare la parte dell’imprenditore ombra e mi piace risolvere i problemi con il capitale – ha continuato il fondatore di RedBird -. E si dà il caso che nella carriera delle persone ci sia un anche po’ di fortuna”. “Mi è capitato di trovare un punto di svolta nello sport che non avrei mai potuto prevedere nel 2000/2001 – ha raccontato ancora -. Se guardiamo indietro agli ultimi 20 anni, ci rendiamo conto che è stata davvero una grande fortuna. Ho davvero trovato un vuoto d’aria in cui sono decollato. Ora la sfida è navigare in questa situazione, perché ora tutti hanno scoperto lo sport”.

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