Diavolo in me
Conceicao non ci sta
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8 ore agoon
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Conceicao non ci sta
Conceicao non ci sta: il tecnico portoghese tuona contro la direzione arbitrale, contro i giocatori e contro le critiche.
L’allenatore del Milan Sergio Conceicao ha parlato ai microfoni di DAZN, dopo la sfida contro il Bologna persa per 2-1 e valevole per il recupero della 9^ giornata di Serie A.
Le sue primissima spiegazioni, più sul secondo tempo.
“C’è un fallo di mano clamoroso sul primo gol, dobbiamo fare di più su questi errori. Sono episodi negativi per noi sul risultato. C’è da vedere che cosa di buono abbiamo fatto in partita, anche se di calcio si parla poco. Errori nostri, ma anche di un’altra squadra. Questi piccoli episodi alla fine sono decisivi”.
Qualche errore tecnico e mentalmente non siete sempre al 100%?
“E’ proprio così. Non siamo connessi con la partita e compatti, sapendo dove pressare l’avversario e come partire in profondità. Quando siamo in partita e giochiamo d’accordo con quello che prepariamo, stiamo bene e arriviamo in avanti con facilità e qualità. Poi ci sono questi episodi: mi dispiace parlare dell’arbitro, non è lui l’unico colpevole e anche noi abbiamo sbagliato ma accadono sempre questi episodi. Tanti allenatori parlano, noi lo abbiamo avuto. Questi episodi sono positivi per gli altri e negativi per noi”.
Non le è piaciuta la condotta.
“Il criterio, delle volte falli che non ci sono e altre si fischia troppo. Gli arbitri possono commettere errori, come gli allenatori. Questi episodi hanno un peso grande, non è facile per una squadra che ha bisogno di risultati e serenità. Tutti i giorni si parla della mia situazione qua, non è facile. So cosa voglio e cosa posso fare, vedo tanta gente che parla ma la mia situazione è semplice. Se non servo più, prendo le valigie e vado via senza chiedere un euro in più. Ho quasi 100 partite in Champions, ho vinto 13 trofei: tutti i giorni si parla di me, ho sentito anche cattiverie ingiuste”.