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Diavolo in me

Le parole di Capello

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Le parole di Capello

Le parole di Capello: “Ricordo più i trofei persi di quelli vinti. Mi rivedo molto in Klopp e in Gasperini”.

Un allenatore che non smette mai di vivere il calcio

Fabio Capello, icona della panchina italiana e internazionale, ha raccontato aneddoti e riflessioni in un’intervista rilasciata a La Stampa. Il tecnico, che ha conquistato trofei prestigiosi con Milan, Juventus e Real Madrid, ha svelato il suo modo di vivere il calcio, anche ora che ha smesso di allenare: “Se mi capita di parlare a voce alta mentre guardo una partita sul divano per dare consigli ai colleghi? Eccome, e mica pochi. Vivo la partita, non sto zitto un secondo”.

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I trofei? “Stanno in un baule, preferisco ricordare gli errori”

Nonostante una carriera ricca di successi, Capello non dà troppo peso ai trofei conquistati. “Stanno in un baule. Dev’essere la storia e devono essere gli altri a ricordare”, ha spiegato. Per lui, il passato non è un motivo per adagiarsi sugli allori, anzi: “Penso invece alle cavolate che ho fatto e che vorrei cambiare. […] I successi passano, io preferisco guardare al giorno dopo. […] Mai fatto i conti, mi ricordo più quelli che ho perso”, ha ammesso con una risata.

Gli allenatori di oggi in cui si rivede

Guardando al panorama attuale, Capello ha individuato due tecnici in cui si riconosce particolarmente: “Tra gli stranieri dico Klopp. Da noi, per la gestione di sicuro Gasperini e anche come idee. Sono d’accordo con quasi tutte le decisioni che prende”.

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Un’icona che guarda sempre avanti

Capello dimostra ancora una volta di essere un uomo di calcio che non si ferma ai ricordi, ma pensa sempre a ciò che verrà. Il suo sguardo critico e la sua passione lo rendono ancora oggi una voce autorevole nel mondo del pallone.

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