Diavolo in me
Leonardo il giramondo: se si chiude una porta gli si spalanca subito un portone… C’è sempre un posto per lui, ma è davvero così bravo?
Published
6 anni agoon
By
Redazione‘I’ve travelled the world and the seven seas’, cantava Annie Lennox. Tradotto: ‘Ho viaggiato per il mondo e attraversato i sette mari’. Versi che parrebbero scritti a posta per tratteggiare la figura di Leonardo Nascimento de Araújo. Lui, che ha viaggiato da un continente all’altro, di posti ne ha visti e d’esperienza ne ha fatta, tra Brasile, Spagna, Francia, Giappone e Italia. Per questo Elliott ha pensato di affidargli la ricostruzione del Milan.
Ancora una volta, Leo si ritrova su una poltrona prestigiosa, dopo un lungo periodo di silenzio, seguito alla squalifica rimediata da dirigente del PSG. È in gamba ed una brava persona, educato e professionale, capisce di calcio ed è un eccellente comunicatore (parla fluentemente sei lingue).
É multitasking, Leonardo, dopo il ritiro dall’attività agonistica ha fatto il dirigente ed anche l’allenatore, ma chissà perché i suoi incarichi sono sempre durati relativamente poco. Una stagione da tecnico del Milan, un’altra sulla panchina dell’Inter, tre anni da direttore sportivo a Parigi e adesso una nuova chance…
E sì, perché ogni volta che per Leo di chiude una porta, puntualmente gli si spalanca un portone! È in gamba, dicevamo, questo nessuno lo mette in dubbio, ma a certi livelli e in un ambiente iper competitivo come quello del calcio, la bravura spesso non basta…
Ci vuole anche fortuna, amicizie importanti e i contatti giusti. C’è chi resta a spasso e chi, invece, malgrado fallimenti reiterati, trova sempre una poltrona ad attenderlo… A parte i successi da calciatore, la storia post ritiro di Leonardo è avara di highlights, ma ecco che di colpo gli si presenta l’ennesima opportunità che, per il bene del Milan, ci auguriamo riesca a sfruttare nel migliore dei modi…
Adriano Meis