Diavolo in me
Milan-Cagliari 3-0, pagelle: Ibra non fa la differenza, Ibra è la differenza
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4 anni agoon
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RedazioneMILAN-CAGLIARI
Le pagelle di Carlo Tagliagambe
MILAN (4-2-3-1)
Donnarumma: nella più classica delle gionate che sta per andare agli archivi senza suoi interventi piazza la zampata del caimano che finge di dormire a pelo d’acqua al minuto 90+1, sul risultato di 3 a 0. Cosa volete farci, i campioni sono fatti così…Voto 7
Calabria: dalle sue parti il Cagliari non sfonda mai, anche perchè Davidino ha il merito di non perdere mai la concentrazione e si dimostra più puntuale di un Frecciarossa in entrambe le tratte. Voto 7
Gabbia: pulito, essenziale, concreto. Tutto ciò che deve essere un difensore. Voto 7
Kjaer: il disimpegno di tacco con cui stoppa Simeone lanciato a rete è pura poesia, oltre che emblema di una stagione pressoché perfetta. Voto 7
dal 79′ Leo Duarte: passerella finale anche per lui. S.V.
Theo Hernandez: serata su ritmi contenuti, ma la gamba non la tira indietro mai. Voto 6,5
Kessie: scolastico, ma roccioso, senza fare sconnti neanche al saggio di fine stagione. Voto 6,5
Bennacer: fa girare il pallone ai minimi giri, ma quanto basta per imbrigliare un Cagliari già in vacanza. Voto 6,5
dal 65′ Brescianini: iniezione di muscoli nel finale. Voto 6
Castillejo: la sua stagione del riscatto si chiude con un gol, il secondo in campionato, che gli vale come un timbro sul passaporto per la prossima annata, sempre a macinare km sulla corsia di destra. Voto 6,5
dal 65′ Maldini: entra un po’ timidino, avrebbe potuto anche osare qualcosina in più. Voto 6
Çalhanoglu: si divora goffamente il gol del possibile 2-0 perchè arriva esausto dopo una lunga rincorsa, la stessa che ha caratterizzato la sua seconda parte di stagione. Per questo è assolto da tutti i suoi peccati e perdonato: con la promessa di rivedere lo stesso ardore da Giovane Turco anche a partire da settembre. Voto 6,5
dal 65′ Saelemaekers: dà sempre la sensazione dall’essere ad un passo dal pasticcio, poi però se la cava in qualche modo, forse perchè intimorito dagli urlacci del numero 21…Voto 6
Leao: la fortuna gli dà (grottesco il rimpallo su Klavan per l’1-0), la fortuna gli toglie (la perfetta semi-rovesciata meritava ben atra sorte che la traversa). Nella mezz’ora abbondante in cui gioca è di gran lunga l’MVP: strappi in velocità e cambi di gioco non si contano, poi sente tirare l’inguine e, prima di conseguenze peggiori, preferisce optare per il cambio. Voto 7
dal 38′ Bonaventura: onora l’ultima alla Scala del Calcio con il bell’assist per il 3-0 a Castillejo. Hit the road Jack! E grazie di tutto. Voto 6,5
Ibrahimovic: sarebbe stato troppo banale andare in doppia cifra dal dischetto, e così Zlatan preferisce fomentare l’attesa e, quando meno ce lo si aspetta, lascia partire una sassata che fulmina il pur bravo Cragno. Da Cagliari al Cagliari, Ibra chiude il cerchio con il decimo gol stagionale, tutto nell’arco di un girone, con in mezzo una lesione al polpaccio. A 39 anni suonati. Hanno ragione quelli che dicono che non fa la differenza, perchè Ibra è semplicemente LA DIFFERENZA. Voto 8
All. Pioli: allunga a 12 la striscia di risultati consecutivi di un Milan che ormai è sempre più suo e che si conferma la miglior squadra in assoluto dalla ripresa del campionato, con 9 vittorie e 3 pareggi e qualcosa comme 35 gol (quasi tre a partita). Il difficile arriverà a settembre, quando dovrà dimostrare di meritarsi la riconferma, ma adesso è giusto riconoscergli gli indubbi meriti, dalla rivalutazione di giocatori che sembravano smariti alla concentrazione che ha saputo tenere alta fino alla fine del campionato. Bravo, Stefanino. Voto 7,5