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Milan-Genoa: parla Amelia
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3 giorni agoon
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Luca BoateMilan-Genoa: parla Amelia
Milan-Genoa, parla Amelia: il doppio ex della partita ha rilasciato un’intervista in esclusiva alla testata milanistichannel.com.
Sono tanti i temi toccati dall’ex portiere campione del mondo con l’Italia nel 2006: il momento del Milan, Mario Balotelli, i due rigori parati a Ronaldinho e il compianto Claudio Lippi.
Questa sera alle 20.45 a San Siro andrà in scena Milan-Genoa. I rossoneri, reduci dalla vittoria in extremis in Champions contro la Stella Rossa, ma anche dalla sconfitta a Bergamo, vogliono ritrovare i 3 punti in campionato. A Milano arriverà il nuovo Genoa di Patrick Vieira e dell’ex Mario Balotelli.
Milan-Genoa: parla Amelia
Ecco l’intervista completa del redattore di milanistichannel.com Davide Capano:
Come vede il match di San Siro? Il Milan deve stare molto attento contro una squadra che non perde dal 31 ottobre (Genoa-Fiorentina O-1)?
“Il Genoa sicuramente è una squadra che in questo momento sta facendo bene… Il Milan deve stare molto attento, ma in tutte le partite ci sono delle difficoltà che una grande squadra deve superare per vincere la gara”
I rossoneri sono nettamente favoriti nonostante la cura Vieira in casa Grifone?
“In Serie A, ormai, non esistono favoriti nelle singole partite, perché può succedere sempre di tutto, però sulla carta la rosa del Milan è nettamente superiore a quella del Genoa”.
Siamo nella settimana del 125esimo anniversario del club e allora le chiedo: qual è secondo lei il più forte portiere della storia del Milan?
“Il Milan ha avuto tanti portieri fortissimi… Credo che per i trofei ottenuti e per i vari recordSebastiano Rossi sia il portiere che nella storia del Milan ha fatto di più insieme a Dida”.
Meglio Maignan o Donnarumma? Punti di forza e di debolezza dei due?
“Non si può dire chi è meglio e chi no. A me non piace fare questo tipo di paragoni, sono portieri forti e ognuno ha le sue qualità! Parliamo di due tra i migliori portieri europei”.
In quale dei giovani portieri rossoneri si rivede di più? Cosa pensa, per esempio, di Lorenzo Torriani? Quali caratteristiche deve possedere un portiere moderno?
“Guardi, non vado alla ricerca di scovare qualcuno che possa somigliare al mio essere stato portiere, ma spero vivamente che questi ragazzi giovani possano riuscire ad emergere e ad imporsi nel ruolo. Torriani è un ottimo profilo e spero che possa migliorare. Lorenzo ha ancora tutto il tempo davanti a lui”.
Chi è il giocatore del Milan che l’ha stupita di più in stagione? E quale quello che l’ha delusa maggiormente?
“Sicuramente Reijnders è il giocatore che finora ha stupito tutti. Ci si aspetta sempre di più da Leão e Theo Hernández, ma sono convinto che durante la stagione sapranno essere protagonisti”.
Mister Fonseca, in passato alla Roma dove lei fu terzo portiere nella stagione dello Scudetto 2001, a quale tecnico avuto da giocatore lo paragonerebbe? Come valuta ad oggi il percorso del portoghese a Milano?
“Come ho detto prima, non mi piace fare paragoni e ognuno è diverso. Fonseca sta cercando di fare un lavoro per riuscire a portare risultati. Sappiamo bene che sia in Serie A che in Champions vincere non è facile perché ci sono tante altre squadre molto forti. Da quello che vedo, però, l’obiettivo di Fonseca è creare una mentalità e un’identità di squadra e per questo ci vuole tempo”.
In carriera ha parato due rigori all’ex milanista Ronaldinho, uno con la maglia del Palermo e uno proprio con la maglia del Genoa. Entrambi i rigori parati furono tirati alla sua sinistra con traiettoria ad aprire diversamente dal classico tiro di Dinho che calciava ad incrociare. Che ricordo ha di quei momenti?
“Sì, ho avuto la fortuna e la bravura di essere riuscito a ipnotizzare Dinho due volte.
Anche se soltanto il rigore parato con il Palermo servì per la vittoria. Il ricordo è bellissimo, perché l’emozione di un rigore parato ad uno dei giocatori più forti della storia del calcio è stata tanta, in più poi con lui ci ho giocato insieme ed è un ragazzo straordinario”.
Lei ha giocato al Milan con Balotelli, che domenica torna da ex a San Siro… Ci racconta un aneddoto di Mario in rossonero nella stagione 2013/2014 con Allegri, Tassotti e Seedorf in panchina?
“Mario è uno dei giocatori più forti con cui abbia mai giocato. Mi dispiace non sia riuscito a trovare quella continuità che l’avrebbe messo nell’Olimpo dei calciatori. Spero possa riuscire ad aiutare il Genoa nel raggiungere i suoi obiettivi e a togliersi soddisfazioni personali in questa ultima parte di carriera. Devo dire che nell’esperienza al Milan Mario fece ottime cose e forse quello era l’ambiente migliore, dove lui poteva rendere al meglio”.
Pensa che il Milan di Fonseca possa fare paradossalmente meglio in Champions League che in campionato?
“No, queste considerazioni non si possono fare. Sono due manifestazioni molto difficili, quest’anno poi la Champions League è un campionato diverso. Molte squadre stanno avendo difficoltà”.
La nostra testata si chiama milanistichannel.com… Lei, che lo ha conosciuto di persona, ci racconta che persona era Claudio Lippi, giornalista di Milan Channel salito in cielo poco tempo prima di quel Siena-Milan del 19 maggio 2013 che regalò il terzo posto ai rossoneri?
“Claudio era un ragazzo straordinario e un grande professionista nel suo lavoro. Appassionato di calcio come pochi, ma soprattutto grandissimo tifoso del Milan. Difficilmente si creano legami tra calciatori e chi racconta il calcio con il microfono, ma devo dire che Claudio era amico di tutti nell’ambiente Milan e gli volevano tutti bene! Il suo ricordo resterà sempre”.