Milan, in campo manca equilibrio. E Morata si fa male…

Gian Marco Calvaresi

Milan, in campo manca equilibrio. E Morata si fa male…
Fonseca dovrà bilanciare la squadra in vista della trasferta di Parma. L’attaccante spagnolo si rivedrà dopo la sosta

Al minuto 89 di Milan-Torino, una qualsiasi inquadratura sugli spalti avrebbe sicuramente catturato musi lunghi e tristi, e sarebbe stato facile udire mugugni e commenti di disapprovazione. Le reti di Morata e Okafor, però, hanno salvato il Milan dalla sconfitta all’esordio stagionale, mascherando una prestazione sottotono e una serie di difficoltà che hanno ricollegato la prima uscita di Fonseca al filo conduttore che ha caratterizzato l’ultimo Milan di Pioli. La formazione scelta dal tecnico portoghese, infatti, ha destato non poche perplessità: se è lecito attendere l’ambientamento dei nuovi arrivati e la migliore condizione per Theo Hernandez, è stato poco fruttuoso cadere nella tentazione di schierare una squadra troppo sbilanciata, che non è stata in grado di sostenere i quattro giocatori offensivi.
Ed è questa la chiave principale su cui dovrà lavorare Fonseca in vista dell’insidiosa trasferta di Parma: il Milan ha bisogno di equilibrio. Lo schieramento scelto contro i granata di Vanoli, infatti, ha evidenziato diverse difficoltà sia in fase di pressing – il Toro riusciva spesso ad uscire palla al piede superando il primo blocco rossonero – ed in fase di transizione difensiva, con la squadra spesso spezzata in due come accadeva nelle peggiori uscite della passata stagione. Loftus-Cheek, schierato nei due di centrocampo, perde gran parte della sua efficacia offensiva, e sarà fondamentale inserire quanto prima Fofana per ripristinare quel filtro davanti alla difesa che non si vede dall’addio di Kessie.
A complicare i piani, inoltre, c’è l’infortunio di Morata: lo spagnolo, uno dei migliori al debutto, rientrerà presumibilmente dopo la sosta a causa di un problema muscolare, riducendo le alternative di Fonseca al solo Jovic. Il serbo potrebbe fare staffetta con Okafor, con la possibile convocazione di Camarda per garantire un’ulteriore opzione offensiva.