Diavolo in me
Milan-Inter 0-2, pagelle rossonere: RR e Biglia imbarazzanti, Theo e Rebic potevano cambiarla! Giampaolo, sveglia!
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5 anni agoon
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RedazioneMILAN-INTER 0-2
Le pagelle di Carlo Tagliagambe
MILAN (4-3-1-2)
Donnarumma: apre il guantone su Lukaku, salva su Lautaro e smanaccia anche la sforbiciata di D’Ambrosio. Chiedergli di più, onestamente, è difficile, sia sul gol di Brozovic (deviato) che su quello di Lukaku. Voto 6,5
Conti: regge solo un tempo, come ampiamente prevedibile. Sprazzi di buon calcio, poi le gambe non girano più, e l’Inter dilaga. Voto 5
Musacchio: ultimo a mollare, nel finale devia sul palo il gol di Candreva. Il meno peggio della difesa. Voto 6
Romagnoli: Lukaku lo sovrasta in occasione del raddoppio. Serataccia. Voto 5
Rodriguez: comincia il suo derby con un retropassaggio assassino a Donnarumma, poi è più neutrale della Svizzera, non osando mai la giocata e passando indietro anche le rimesse laterali. Esce in un tripudio di fischi. Voto 4,5
dal 72′ Theo Hernandez: tenerlo in panchina è un abominio. Entra, pressa alto su Godin, combina con Paquetà e centra il palo esterno ad Handanovic battuto. Avesse giocato dall’inizio, forse… Voto 6,5
Kessie: duello di muscoli con Brozovic in cui semplicmente non c’è storia. Voto 5
Biglia: un altro detrito della vecchia gestione che soffoca lo sbocciare dei nuovi talenti. Lento, lentissimo, riesce a farsi anticipare da Sensi ogni volta che c’è un uno contro uno, non va oltro al tocco ai due metri e batte una punizione ai limiti del vergognoso. Voto 4,5
Calhanoglu: gira poco anche lui, non riesce quasi mai a trovare l’inserimeento. Voto 5
dal 64′ Paquetà: entra e dà la sensazione, che però dura solo pochi minuti, di poter cambiare la gara. E, invece, come spesso gli capita è solo il fumo di quell’arrosto che a San Siro non si è ancora gustato. Voto 5
Suso: tra gli orbi è l’unico che ci vede con un occhio, eppure stasera non ce n’è, neanche per lui. Prova ad innescare qualche contropiede, ma predica nel deserto di idee e talento. E alla fine rinuncia anche lui. Voto 5
Rafael Leao: veloce, pimpante, a tratti divertente nel primo tempo, anche se ancora imbizzarrito da un punto di vista tattico. Peccato che il tocco sul tiro di Brozovic che propizia il gol dell’Inter lo inibisca completamente: scoraggiato, si eclissa dal gioco. Voto 5,5
dall’83’ Rebic: grinta da vendere. Poteva entrare prima. Doveva entrare prima. Voto 6
Piatek: corpo avulso rispetto alla squadra, la maledizione del nove colpisce ancora. Non becca un pallone e l’unico che intercetta (di testa) lo spedisce alto di tre metri. Sta diventando un grosso problema per questo Milan, proprio come tutti gli altri che lo hanno preceduto. Voto 4,5
All. GIampaolo: confusione tattica evidente e poco coraggio nel lanciare i nuovi, sicuramente più affidabili e intraprendenti di molti della vecchia guardia. Non si può cambiare modulo ogni settimana, non si possono davvero preferire Biglia a Bennacer e Ricardo Rodriguez A Theo Hernandez. Voto 5
Le contropagelle del Milanologo
Donnarumma 6,5 Evita nella prima frazione che l’Inter sblocchi molto tempo prima il risultato. Incolpevole sui due gol dei nerazzurri
Conti 5 Primo tempo sufficiente, nella ripresa perde nettamente il duello con Asamoah
Musacchio 5,5 Limita con mestiere la verve di Lautaro, non sempre con successo.
Romagnoli 5,5 Perde troppo spesso il duello fisico con il gigante Lukaku, come il suo compagno di reparto non è sempre impeccabile nelle chiusure.
Rodriguez 4,5 D’Ambrosio lo asfalta per oltre un’ora sulla sua fascia di competenza. Come sempre inesistente il suo apporto offensivo. Esce sommerso dai fischi di San Siro.
Biglia 5 La sua regia è troppo lenta e compassata per i ritmi elevati della partita. Troppi errori in fase di appoggio e costruzione rendono la sua prestazione insufficiente.
Kessie 5,5 Anche lui gioca un discreto primo tempo ma nella seconda parte della partita affonda con tutto il resto della squadra mettendoci del suo.
Chalanoglu 5,5 Uno dei pochi a cercare di dialogare palla a terra coi compagni, peccato che le idee non sono pari alla realizzazione in campo.
Suso 5 Parte trequartista per finire come al solito sulla sua mattonella preferita sulla fascia destra non incidendo mai sul match in nessuna delle due posizioni.
Leao 6 Accende il loggione rossonero con un paio di numeri da giocatore vero anche se si assenta per troppo tempo dalla partita. Da rivedere magari in posizione centrale.
Piatek 4 Non la vede per tutti i 90 minuti e l’unica volta che potrebbe segnare la rete che poteva cambiare la partita spreca malamente un facile colpo di testa.
Paqueta 5,5 Entra con la voglia di spaccare il mondo ma la sua partita è costellata più da errori che da giocate positive.
Theo 6,5 Ingresso positivo negli ultimi 20 minuti, mette in difficoltà la difesa nerazzurra raccogliendo ammonizioni e un palo dimostrando che il ruolo di terzino non è solo difendere ma anche offendere.
Rebic sv Entra quando la frittata ormai è fatta.
Giampaolo 4 La confusione dell’allenatore è palese e si riflette sulla squadra in campo. Parte con un 4312 per poi passare ad un 433 e finire con uno schieramento non ben definito. A Torino serve un altro Milan o i bulloni della sua panchina cominciano a svitarsi.