Diavolo in me
Milan-Lecce 2-2, pagelle rossonere: Calha Ira di Dio, ma Conti e Biglia rovinano tutto
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5 anni agoon
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RedazioneMILAN-LECCE 2-2
Le pagelle di Carlo Tagliagambe
MILAN (4-3-3)
Donnarumma: colpo di reni sul rigore di Babacar, sul tap in non può proprio nulla, così come sul gol della domenica sera di Calderoni. Voto 6,5
Conti: ma veramente pensava che, colpendo la palla di mano anzichè di testa, non se ne sarebbe accorto nessuno? Far rimpiangere Calabria con questo pathos non è per niente facile. Voto 4,5
Musacchio: mastino incarognito, non molla l’osso neanche su un pallone. Ruvido ma efficace. Voto 6
Romagnoli: pulito negli anticipi, mai fuori posizione su Babacar. Voto 6,5
Theo Hernandez: affonda il colpo e trova il fondo svariate volte, roba che Rodriguez neanche se ci provasse per tre anni di fila. Le sue serprentine in fascia vengono puntualmente accompagnate dai sospiri del pubblico di San Siro. Voto 6,5
Paquetà: quasi per ripicca sfoggia tutto il suo repertorio di brasilianità e fa divertire il pubblico. Veroniche, palla c’è-palla non c’è, tutto bellissimo. Gli manca però la continuità nei 90′ e quindi (anche) Pioli opta per il cambio. Voto 6,5
dal 67′ Krunic: muscoli e personalità nel finale. Le sue quotazioni sono in ascesa, visto il Kessie di questi tempi… Voto 6
Biglia: subito una randellata degna del peggior fabbro su Babacar, poi si riscatta con il pallone che Calhanoglu trasforma nel gol che rompe il ghiaccio, prima del disastro finale, con un pallone perso che propizia il pareggio leccese. Dall’uomo di maggior esperienza della squadra non si può accettare un errore del genere. Voto 5
Kessie: non gliene va dritta una. Compresa la palla che Suso gli confeziona e lui spedisce sul fondo da posizione ottimale. Voto 5
dal 79′ Rebic: fumoso e poco reattivo nel finale. Voto 5,5
Suso: solita partita ‘da mattonella’ ma, udite udite, quest’oggi la manovra rossonera predilige la fascia sinistra, orfana dell’immobilismo storico di Ricardo Rodriguez. E quindi per lui meno occasioni di toccare palla, con buona pace di chi -da mesi- ne contesta la scarsa vena. Voto 5,5
Rafael Leao: sguscia via come un’anguilla in apertura ma la sua fantasia si spegne sull’esterno della rete. Peccato. Così come il pallone recapitatogli da Suso, che però fallisce ad inizio ripresa. Buono il dialogo a due tocchi coi compagni, da rivedere l’incisività sotto porta. Voto 6
dal 67′ Piatek: il suo primo gol su azione stagionale è una cartolina a Marco Giampaolo, e la sua esultanza senza freni la dice lunga sulla scarica di adrenalina che aveva in corpo. Dialoga con Chalanoglu, si gira di scatto e batte al fulmicotone. Spietato, come deve essere l’attaccante che porta la 9 sulle spalle. Voto 6,5
Calhanoglu: ma, allora, negli ultimi tre anni, ha solo fatto finta di essere scarso? Partita spettacolare, dove unisce grinta da mediano, assist da rifinitore e un gol già pronto per gli archivi delle cineteche. Bastava davvero spostarlo qualche metro avanti? Voto 7,5
All. Pioli: esordio in chiaroscuro. Sulla parte illuminata della luna si vedono netti miglioramenti sul piano del gioco, trame offensive finalmente efficaci e la resurrezioni di Piatek e Calhanoglu. Ombre sulla tenuta mentale della squadra, sugli errori dei singoli (Conti e Biglia) e sulle tante occasioni da rete fallite. Un passo in avanti, ma tanto lavoro ancora da fare. Voto 6
Le contropagelle del Milanologo
Donnarumma 6,5: sicuro nelle uscite sia di piede che alte. Para inutilmente il rigore, incolpevole sulla staffilata di Calderoni nel finale.
Conti 5: primo tempo di discreta fattura soprattutto in fase offensiva. La seconda parte di gara è una collezione di orrori culminata con il maldestro intervento che regala il rigore al Lecce.
Musacchio 6: instaura un duello da singolar tenzone con Babacar avendone la maggior parte delle volte la meglio.
Romagnoli 6,5: preciso e ordinato nelle chiusure sbrogliando da buon capitano palloni pericolosi che vagano per l’area di rigore.
Theo 6,5: macina chilometri sulla fascia sinistra seminando avversari in successione. Col passare dei minuti migliora la sua fase difensiva.
Biglia 5,5: inizia la partita in maniera volitiva sfiorando anche il gol ma col passare dei minuti perde lucidita e la sua regia risulta lenta e macchinosa
Kessie 5,5: per l’impegno la prova è risultata ampiamente sufficiente, purtroppo inficiata da grossolani errori tecnici anche negli errori piu facili
Paqueta 6,5: il troppo brasiliano scalda la fredda platea di san siro con numeri d’alta scuola. Finalmente, forse, si é trovata la sua collocazione tattica. Quando viene sostituito si spegne la luce.
Suso 5,5: primo tempo buono dello spagnolo che sfiora in un paio di occasioni il successo personale. Col passare dei minuti torna la brutta versione vista in questo inizio di campionato
Chalanoglu 7,5: partita spettacolare del turco. Gol assist sembravano portare il Milan fuori dalle sabbie mobili. In assoluto la sua miglior prestazione in maglia rossonera.
Leao 6: ottimo nei movimenti e nel fraseggio stretto. Poco freddo quando si presenta davanti al portiere fallendo un paio di nitide occasioni.
Krunic 6,5: con il suo ingresso riesce a dare al centrocampo quantità e fisicità.
Piatek 6,5: sembrava la solita partita del polacco di questa stagione ma alla prima mezza occasione butta dentro il pallone dell’illusorio 2-1.
Rebic 5: in quindici minuti non ne imbrocca una giustificando il suo mancato impiego in questi due mesi di Milan
Pioli 6: di sicuro si è visto per tratti il miglior Milan stagionale. Il calo fisico della squadra non lo si può certo attribuire a lui. Lascia un pochino perplesso il doppio cambio Paqueta Leoa