Diavolo in me
Milan-Verona 1-1, pagelle rossonere: Calha, ancora lui! Ma senza Ibra non si vince…
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5 anni agoon
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RedazioneMILAN-VERONA 1-1
Le pagelle di Carlo Tagliagambe
MILAN (4-4-2)
Donnarumma: battezza palo uno e palo due come Pagliuca fece a Usa ’94. Per il resto non deve fare granchè. Voto 6
Calabria: Lazovic dilaga in occasione del gol di Faraoni, nella ripresa morde il fondo ma è un po’ arruffone nel concludere. Voto 5,5
dal 77′ Saelemaekers: personalità nei pochi minuti finali, in cui gestisce bene un paio di palloni ma calcia poi male col sinistro. Voto 6
Musacchio: la ruggine che ha nelle gambe si fa sentire e infatti non è sempre perfetto nella scelta di tempo degli interventi. Voto 5,5
Romagnoli: tiene in piedi la baracca e, nel finale, guida il concitato assalto. Voto 6
Theo Hernandez: è lui a non stringere su Faraoni, è sempre lui a perdere un pallone delicatissimo al limte dell’area regalando a Verre la possibilità del raddoppio. Il suo sinistro oggi non inquadra mai la porta neanche dalla cintola in su. Voto 5
Castillejo: si danna l’anima sulla fascia e coglie il palo nel finale. Tra gli ultimi a mollare. Voto 6,5
dal 93′ Maldini: S.V.
Kessie: si limita essenzialmente al compitino, sbgaliando anche qualcosa negli appoggi. Voto 5,5
Bonaventura: altra partita dove non riesce a trovare il guizzo giusto per inserirsi tra le linee. Nel 4-4-2 fa fatica… Voto 5
dal 64′ Paquetà: mezz’ora finale in cui sbaglia giocate al limite dell’imbarazzante (si veda il controllo che scivola in fallo laterale sotto gli occhi di un attonito Pioli). Anche l’atteggiamento non è dei milgiori. Voto 5
Calhanoglu: è ancora una volta lui il man of the match rossonero. Terzo gol consecutivo (terza deviazione, se vogliamo guardare il pelo nell’uovo) e tanto lavoro al servizio della squadra. Voto 6,5
Rafael Leao: molle come un fico davanti, non si fa mai trovare al posto giusto al momento giusto quando i palloni attraversano l’area di rigore. Voto 5
Rebic: si dà un gran da fare, ma nè un po’ troppo lezioso nel concludere. Voto 5,5
All. Pioli: non aveva tante soluzioni, ma la squadra non scende in campo con il giusto mordente e, neanche quando si ritrova in superiorità numerica, riesce a centrare una vittoria che sarebbe potuta risultare di capitale importanza per la classifica, ma anche in vista del derby. Voto 5,5
Le contropagelle del Milanologo
Donnarumma 6: Colpito a freddo incolpevolmente da Faraoni, salvato dai pali in due occasioni, il resto è ordinaria amministrazione.
Calabria 6: Inizio timido con qualche distrazione di troppo su Lazovic, migliora col passare dei minuti cercando anche di aiutare in fase offensiva.
Hernandez 5.5: Viene anticipato da Faraoni sul primo gol, molto impreciso in fase difensiva mostrando la sua proverbiale spinta sulla fascia solo nel convulso finale.
Musacchio 6: Rientro discreto del centrale argentino che con mestiere ed esperienza si guadagna la sufficienza.
Romagnoli 6.5: Verre è un avversario scomodo ma il capitano oggi chiude a doppia mandata tutte le vie centrali.
Kessie 5: Altra partita mediocre del centrocampista ivoriano, troppi errori in appoggio in un ruolo dove la qualità dovrebbe farla da padrona.
Chalanoglu 6.5: Gioca da playmaker interpretando il ruolo a suo modo ma non sfigurando, sua la punizione deviata del pareggio.
Castillejo 6.5: Le poche invenzioni offensive partono dai suoi piedi, oltre a correre come un indemoniato per tutti i novanta minuti
Bonaventura 5.5: Continua il suo momento poco brillante, porta troppo palla rallentando una manovra già lenta, senza trovare mai il guizzo giusto.
Rebic 6: Meno guizzante delle ultime apparizioni a volte troppo lezioso, anche se molte delle azioni più pericolose nascono dai suoi piedi.
Leao 5: Solito atteggiamento svogliato dopo un primo tempo così e così sparisce completamente nella ripresa.
Paqueta 6: Qualche buona verticalizzazione anche se ancora lontano dal fare la differenza.
Saelmaekers 6: Subito in campo dimostra subito personalità ma anche qualche lacuna tecnica.
Maldini: S.V.: Solo 4 minuti per il figlio del grande Paolo.
Pioli 6: La rosa era ridotta all’osso quindi poco da rimproverare al Mister per la mancata vittoria