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ESCLUSIVA – Gentile: “Juve, a Istanbul non puoi fallire. Pogba vice Pirlo? Meglio da trequartista”
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11 anni agoon
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Redazione“Calcissimo.com” ha contattato in esclusiva l’uomo che disinnescò Maradona, l’ex difensore della Juventus e della Nazionale italiana campione del mondo 1982, Claudio Gentile. Gli abbiamo chiesto di Pirlo, Pogba e della delicata trasferta di Istanbul in Champions League, primo crocevia della stagione bianconera.
Si è parlato di una Juve meno brillante rispetto a quella delle passate stagioni, addirittura di una Juve in crisi di risultati prima del successo sul Napoli, lei è d’accordo?
“Assolutamente no. La squadra ha incontrato delle difficoltà legate a una condizione fisica non ottimale, poi, una volta ritrovata la forma, ha risposto bene e penso che la vittoria sul Napoli sia un segnale importante in tal senso. Il risultato e il piglio con cui la Juve ha giocato dimostrano che inizialmente mancava la condizione“.
In casa bianconera tiene banco la questione relativa al rinnovo di Andrea Pirlo, secondo lei, la Juve dovrebbe ancora puntare su di lui o è giusto che al termine della stagione le rispettive strade si separino?
“È una scelta e le scelte si possono sbagliare come indovinare. Il Milan due anni fa ha fatto una scelta su Pirlo e l’ha sbagliata. Credo che bisognerà aspettare il termine della stagione per poter esprimere un giudizio, anche perché ci saranno i Mondiali, che potrebbero, secondo me, incidere sulla decisione tanto di Pirlo quanto della Juve. Detto questo, a me sembra che il Pirlo visto finora sia ancora quello che conosciamo, basta andare a rivedere il magnifico gol su punizione messo a segno contro il Napoli. Io comunque a un giocatore così un’altra chance la concederei“.
In caso di partenza di Pirlo, chi potrebbe secondo lei raccoglierne la pesante eredità, postulato che un altro Pirlo non esiste?
“Trovare un sostituto all’altezza di Pirlo non è impresa semplice. Credo che Pogba non sia adatto a ricoprire quel ruolo, perché è un giocatore con caratteristiche più offensive rispetto ad Andrea. Ci sono comunque nel nostro campionato un paio di giocatori che possiedono doti simili a quelle di Pirlo, ma toccherà alla società eventualmente prendere una decisione“.
Marotta e Nedved stanno cercando di blindare il gioiellino Pogba, presente e futuro del club bianconero, ma nel caso in cui si presentasse una squadra con 60 milioni di euro cash per il francese, a quel punto sarebbe giusto cederlo o secondo lei varrebbe comunque la pena di resistere alla tentazione?
“Io penso che davanti a certe offerte sia sempre meglio cedere un giocatore piuttosto che pentirsi poi di non averlo fatto, perché non sempre si presentano occasioni del genere“.
Secondo lei, Pogba potrebbe fare il percorso inverso a quello di Pirlo? Cioè da play basso davanti alla difesa a trequartista?
“Sì, perché stiamo parlando di un giocatore dotato di un tiro formidabile e di un’altezza tale da poter risultare determinante sui palloni alti, oltre che di gran classe. Credo che Pogba abbia più caratteristiche da trequartista che da regista davanti alla difesa“.
Quanto incide la mano, ma soprattutto il carattere di Antonio Conte sui successi della squadra?
“Non trovandomi all’interno dello spogliatoio e non conoscendo certe dinamiche, non mi sento di poter esprimere un giudizio in merito, però indubbiamente, se la Juve sta ottenendo certi risultati, Conte ha i suoi meriti“.
Lei ha militato per 11 stagioni tra le fila della Vecchia Signora, a quale delle sue tante Juventus si potrebbe paragonare quella attuale?
“È sempre difficile fare dei paragoni, soprattutto quando si parla di epoche diverse. Penso che nessuna squadra sia innarrivabile o inavvicinabile, ma, la Juventus degli anni ’80, con otto nazionali italiani campioni del mondo più Platini e Boniek è di sicuro una delle più grandi e forti di sempre“.
Riusciranno i bianconeri a centrare la qualificazione agli ottavi di Champions?
“Sarà determinante la gara di Istanbul e non sarà una partita facile, anzi, tutt’altro. Detto questo, la Juventus possiede comunque una cifra tecnica decisamente superiore al Galatasaray, ma l’ambiente e l’importanza del match potrebbero influire sull’esito dell’incontro. La squadra che sbaglierà di meno e avvertirà in misura minore la pressione vincerà l’incontro“.
La Juve è ancora la favorita per lo scudetto?
“Penso proprio di sì, magari non vincerà a mani basse come nella scorsa stagione, ma rimane comunque la squadra più forte“.
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