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ESCLUSIVA – Perkins. leggenda NBA: “James? No, Jordan è quasi inarrivabile”
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12 anni agoon
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RedazioneNell’ultima tappa italiana (a Milano) dell’NBA 3X Tour, era presente anche Sam Perkins, una delle leggende del mondo NBA. Campione NCAA nel 1982, ha giocato nell’NBA dal 1984 al 2001, con le maglie di Dallas Mavs, LA Lakers, Seattle Supersonics e Indiana Pacers.
Calcissimo.com lo ha intervistato in esclusiva, toccando diversi temi, alcuni molto caldi…
– Hai giocato ben tre finali NBA, cosa ti è mancato per vincere lanello?
“Sicuramente la fortuna, purtroppo quando arrivi a quel punto incidono molto le contingenze e gli episodi, però posso dire che già arrivare alle Finali è una grande soddisfazione”.
– Hai giocato al fianco di tanti campioni, chi ti ha impressionato di più?
“E difficile da dire, come si può fare una scelta, ad esempio, tra Bird, Magic e Jordan? E impossibile”.
– Jordan o Bryant, chi resterà più nella leggenda?
“Anche in questo caso è molto complesso scegliere. Sono entrambi grandi campioni e hanno fatto cose straordinarie nelle loro squadre. Se proprio fossi costretto direi che Jordan è un campione quasi inarrivabile”.
– Come mai ci sono sempre meno tiratori con le caratteristiche di Sam Perkins nellNBA di oggi?
“Il gioco di oggi è molto più fisico e a volte la tecnica latita. Quindi cu sono sempre più lunghi che utilizzano la loro potenza e forza fisica vicino a canestro, ma centri come me che avevano una mano educata ce ne sono sempre meno”.
– Cosa ne pensi dei nuovi Lakers?
“Gran bella squadra, gli arrivi di Nash e Howard hanno rafforzato, laddove ce ne fosse bisogno, una squadra già forte di suo. Adesso entrano a pieno titolo tra le pretendenti al titolo finale, vedremo se riusciranno ad amalgamarsi fin da subito, è questa la cosa più importante”.
– James, dopo aver vinto il suo primo titolo NBA, avrà ancora fame?
“Certo, non si può, soprattutto alla sua età, essere appagati per un titolo NBA. Sono convinto che continuerà a lungo a giocare partite come quelle della scorsa stagione, è una cosa normale se il tuo soprannome è The Chosen One…”.
– Che ne pensi dei Celtics di oggi?
“Possono ancora fare la differenza? Assolutamente si. Anche se la perdita di Allen sarà una mancanza non di poco conto, al suo posto è arrivato un giocatore esperto come Terry che farà da chioccia ai tanti giovani presenti. Giovani che sono molto talentuosi e che avranno voglia di vincere e fare grande questa squadra. Se poi si aggiunge che il tutto verrà gestito dalla mano esperta di Rivers, il gioco è fatto”.
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