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ESCLUSIVA – Proc. Di Carlo: “Lewandowski-Juve? Nel 2008 la Lazio non lo prese per 50mila euro”
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12 anni agoon
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RedazioneRobert Lewandowski è sicuramente uno degli attaccanti più interessanti del panorama calcistico europeo e da quest’estate il suo nome è stato accostato alla Juventus svariate volte. Per sapere quanto c’è di vero abbiamo contattato in esclusiva l’agente FIFA Gianluca Di Carlo, esperto di calcio polacco, uno che Lewandowski lo conosce benissimo.
Buongiorno Di Carlo, cosa ci può dire di Robert, arriverà in Italia?
“Magari, lo spero, ma in questo momento non so. E’ continuamente accostato alla Juventus, ma lo è di continuo anche Llorente. Interessa anche perché come tutti sanno il giocatore con contratto in scadenza nel 2014 non ha rinnovato. In questo momento è prematuro dire qualcosa”.
E’ un giocatore ideale per il gioco di Conte?
“Certamente, basta vedere come ha giocato il Borussia Dortmund contro il Manchester City, sarebbe perfetto per i bianconeri. Non avrebbe nessuna difficoltà a giocare in Italia”.
Lei in passato l’ha proposto a qualche club italiano?
“A tantissimi, ma mai nessuno lo ha preso in considerazione. Per esempio, nel 2008 lo proposi alla Lazio per soli 50 mila euro ma niente. L’anno dopo il valore era aumentato ma parliamo di un milione e mezzo e anche lì lo proposi sempre a Lazio, Sampdoria, Roma, ma rifiutarono sempre. Venne proposto, ma non da me, anche a Genoa e Fiorentina”.
E poi che è successo?
“Per soli 3,5 milioni andò al Borussia Dortmund e adesso sappiamo tutti che giocatore è diventato. Adesso non saprei dirvi quanto vale perché con il contratto che scade nel 2014, il Borussia deve cercare di non perderlo a parametro zero “.
In Italia che succede? Perché non si punta su questi giocatori?
“Semplice, in Italia si ha la paura di sbagliare. Un giocatore a 1 milione non va bene, se costa 12-13 si perché si va sul sicuro. Bisogna anche dire che i giocatori del campionato polacco, preferiscono la Germania. Gli scout tedeschi prendono la loro macchina e vanno in Polonia durante il loro campionato a monitorarli sempre, noi ci muoviamo solo quando sono impegnate le Nazionali”.
Ci sono altri giocatori che ha proposto?
“Certo, mi viene subito in mente Piszczek a paramentro zero, proposto a due squadre italiane. Un anno e mezzo fa invece lo proposi a Roma e Lazio ma il suo cartellino valeva 4 milioni e mezzo. Lo proposi anche alla Juve l’anno scorso ma alla fine presero Lichsteiner. So che il Real Madrid e Mourinho quest’estate hanno offerto 10 milioni e mezzo per lui ma il Borussia Dortmund li ha rifiutati. Pensate che due anni fa lo proposi anche all’Inter di Mourinho ma non se ne fece niente. Adesso che costa così tanto il Real dello stesso Mourinho ha provato a prenderlo…”.
Nel Borussia Dortmund gioca anche un altro polacco, Blaszczykowski …
“Conosco molto bene anche lui, costava più o meno un milione e lo proposi ad un club italiano. Rifiutarono lo stesso. In Italia si ha questa paura di sbagliare”.
C’è un giovane polacco che proporrebbe a qualche dirigente italiano?
“Su tutti sicuramente Rafal Wolski. L’anno scorso è stato il miglior giocatore polacco, è un classe ’92, tipico numero dieci. Era stato messo nella lista per gli Europei poi, si è infortunato ed è rimasto a casa. In passato è stato seguito da Roma, Lazio e Udinese. In Polonia è soprannominato il nuovo Deina, come dire Mazzola in Italia per farvi capire”.
Che cosa non le piace del calcio polacco?
“Di sicuro la preparazione che viene fatta nelle varie squadre. Sotto l’aspetto fisico hanno ancora molto da imparare. Per esempio in Nazionale non so se avete visto agli ultimi Europei, nel secondo tempo crollavano clamorosamente”.
La Nazionale polacca la segue?
“Sì sempre, ormai da dieci anni e agli ultimi europei qualcosa di meglio si poteva fare. Adesso con il nuovo tecnico è in atto una rivoluzione. Secondo me però la si sta facendo troppo in fretta. Ragazzi dell’Under 20 vengono catapultati direttamente in quella maggiore. Non so se è giusto”.
Un allenatore italiano è stato vicino alla panchina della nazionale polacca vero?
“Sì, Zaccheroni è stato ad un passo. Venne in Polonia in occasione della sfida contro la Slovenia. Mi ricordo ancora, c’era una bufera di neve incredibile. Incontrò il presidente durante la partita. Poi si voleva puntare su un allenatore polacco e non straniero. Si pensava venissero per prendere solo soldi. Ma secondo voi Zaccheroni viene in Polonia per soldi? Infatti è andato in Giappone e ha dimostrato tutto il suo valore. Vincendo anche la Coppa d’Asia”.
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