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ESCLUSIVA – Stromberg, il re della pasta svedese: “La cucina italiana è la migliore”
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9 anni agoon
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RedazioneVe lo ricordate Stromberg? Impossibile non ricordarlo… A Bergamo è stato un eroe e, ancora oggi, è una leggenda… Notevole il suo apporto in campo, grandiosa il suo amore per l’Italia, in particolare per la cucina italiana. Un amore che lo ha portato ad avere una sua personalissima linea di prodotti italiani dal nome inconfondibile: Glenn Stromberg…
Lo abbiamo intercettato per fare due chiacchiere di questa passione che è ormai un vero e proprio lavoro…
Com’è nata la sua passione per la cucina? E in particolare per la cucina italiana?
”E’ nata stando qui in Italia, mangiando nel vostro Paese. Ormai sono qui da 25 anni, ma sulla mia passione per il cibo italiano c’è un piccolo aneddoto. Alla mensa della scuola, da piccolino, in Svezia, mangiai un piatto di pasta..ed era una cosa immangiabile! Poi il calcio mi ha portato in Italia, e i primi 7-8 mesi mangiavo esclusivamente risotti, non avevo il coraggio di assaggiare la vostra pasta. Vivevo col ricordo di quel piatto orribile mangiato in Svezia. Un giorno, vedendo i miei parenti, i miei amici e i compagni di squadra che mangiavano pasta, pur essendo scettico, la provai e appena la assaggiai mi ricordo che dissi: “Cavolo, ma è buonissima! La mangerò sempre”. E così è stato”.
Cosa la colpisce della cucina italiana?
”Guardi, io ho capito che la cucina italiana è la numero uno al mondo. I motivi sono due: intanto che è senza segreti, perché se qui vai in una trattoria e chiedi spiegazioni su un piatto ti spiegano esattamente come si fa, con semplicità. In più se per un piatto servono 4-5 ore di tempo per prepararlo, lo si fa in 4-5 ore, non si usano spezie sostitutive per abbreviare i tempi. Seconda cosa, fondamentale e importantissima della vostra cucina, è la materia prima. Assolutamente di prim’ordine”.
In Svezia ha pure un suo marchio di prodotti italiani…
“Sono il “Giovanni Rana” svedese. E’ proprio così, la pasta si chiama “Glenn Stromberg”, con la mia faccia su pasta, sughi, dessert.e tanti altri prodotti”.
In ritiro, dieta o riuscivate comunque a fare belle mangiate?
”In Italia, durante il ritiro, purtroppo vinceva la dieta. Eravamo molto seguiti sotto quest’aspetto. Poi è chiaro, uno cercava di mangiare sempre qualcosa di più, o di bissare, ma c’era sempre lo spettro della dieta”.
Per fortuna il tempo delle diete è terminato…
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