Intervista esclusiva a Flavio Briatore a “I Signori della F1”, domani su Sky

Domani, martedì 12 marzo, alle ore 20 su Sky Sport F1 HD, il canale interamente dedicato alla Formula 1 che da giovedì 14 marzo trasmetterà in diretta esclusiva l’intero weekend del Gran Premio d’Australia, appuntamento con “I signori della F1”, la rubrica dedicata ai personaggi che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Protagonista della prima puntata Flavio Briatore, storico team manager di Benetton e Renault che ebbe il merito di scoprire un giovane Fernando Alonso. Di seguito gli estratti principali dell’intervista esclusiva.

Su Alonso

Fernando è diverso, perchè l’ho preso che era un bambino. Ha firmato il contratto che aveva 17 anni, credo, lo abbiamo gestito in modo giusto. E’ arrivato in F1 con la Minardi, Giancarlo è un amico ed un grande scopritore di ragazzi. Tutti eravamo convinti di questo ragazzo, tutti mi dicevano che non c’era mai stato un pilota spagnolo veloce. Su Fernando ho investito molto, avevo capito che era straordinario. Quando è arrivato da noi faceva il terzo pilota: ai tempi avevamo Jenson Button e Giancarlo Fisichella, però capivi che era speciale. Lo si è visto appena l’ho messo in macchina. Io gliel’ho detto il giorno prima di annunciarlo che sarebbe stato il pilota ufficiale Renault, al posto di Jenson Button, insieme a Jarno Trulli. Ho detto che mi prendevo una bella responsabilità.”Vedrai che gli inglesi e tutti quanti domani mi massacrano”, perchè Jenson Button era la nuova star della F1, un bel ragazzo, giusto per il marketing, bella immagine. Però, io dovevo decidere perchè altrimenti rischiavo di perdere Fernando prima o poi. Quando lo abbiamo annunciato erano tutti contro di noi.

Qual è il pilota a cui è più affezionato?

Sicuramente Fernando: il rapporto dura da 10 anni almeno e viene gestito dalla mia società di management, per cui abbiamo vissuto i tempi giusti e sbagliati. Il suo passaggio dalla Renault alla McLaren, il ritorno alla Renault e il successivo passaggio in Ferrari. Ci sentiamo continuamente, gli altri piloti che gestivo ora non ci sono più, nè Trulli, Fisico nè altri, è rimasto solo Fernando. Abbiamo fatto due Mondiali spettacolari con la Renault. Poii quelle robe lì non te le dimentichi, perchè quando parti con qualcuno dall’inizio è diverso, rispetto a quando prendi qualcuno che è già una star.

Sui budget stratosferici di certi team

Quando vedi una Lotus o una Sauber che hanno più o meno lo stesso budget, 90-100 milioni di euro, e contro McLaren, Ferrari, Red Bull, Mercedes che hanno un budget 3 volte superiore, quando vedi che una Sauber o una Lotus è più veloce di te e una Force India rischia di vincere, io quando torno a casa mi siederei e dire che nel sistema c’è qualcosa che non funziona. Non riesco a capire perchè non c’è un intervento del Team Principal che dicano basta. Si può fare un campionato di F1 a delle cifre diverse e poi più le macchine sono simili e più lo spettacolo è maggiore.

Sulla radiazione

Per quello che è successo a Singapore bisognerebbe chiedere a Max Mosley. Quello che è successo lo sapete. Bisognerebbe partire dalla Fota, che è l’associazione costruttori, Montezemolo era il presidente e io mi occupavo della parte commerciale e siamo riusciti a fare un team, portando con noi tutti i team. Sia Ecclestone che Mosley si sono preoccupati di perdere il controllo della F1. Poi c’è stata questa radiazione da parte della FIA, sono andato in un tribunale normale e sono stato riabilitato. E’ finita così. Mi sono preso le reponsabilità morali, non c’è mai stato niente che mi incolpasse. Sono andato anche alla Gran Corte di Parigi, al Tribunale Civile, ed è finita così, mi sono preso le responsabilità come capo del team, ma hanno voluto salvare la Renault. Era una cosa mirata su di me, sulla mia persona ed è riuscita molto bene. Adesso posso rientrare quando e come voglio in F1.