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Fino alla fine

A San Siro è fino alla fine

Queste partite appartengono a chi ama il calcio.Finisce 4-4 a San Siro e per la Juve è un pareggio che si traveste quasi da vittoria.

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Paolo Laganà

Queste partite appartengono a chi ama il calcio, indipendentemente dalla squadra che si tifa.
Finisce 4-4 a San Siro e per la Juve è un pareggio che si traveste quasi da vittoria.
Troppo facile dire che tra i due litiganti il terzo gode, il Napoli. È vero, ma solo sulla carta, solo nei punti.
Queste sono le partite che possono far svoltare in positivo o in negativo un’intera stagione.
Alla fine il risultato va bene a tutti, perché il campo non ha avuto un solo padrone. Tanti errori e sbavature da ambo le parti, ma è l’Inter a uscire sconfitta da questo pareggio.
A 20 minuti dalla fine, in casa, con 2 gol di vantaggio sei obbligato a siglare il 5^ gol e scrivere la parole fine.
Motta e i giocatori tutti, pochi esclusi, hanno trovato la convinzione per giocarsela fino alla fine, per trovare le geometrie giuste per aggirare un centrocampo neroazzurro orfano di un’insostituibile Cahlanoglu.
Venti minuti di superiorità tecnica e mentale per i bianconeri che vanno a conquistarsi l’uscita dal campo a testa alta. Finalmente la capacità di soffrire e crederci consegna alla Juventus la giusta mentalità per affrontare qualsiasi avversario. Pareggiarla a Milano, senza Bremer, senza Koopmeiners, senza Nico Gonzales e perdonatemi, senza Gatti dal 1^minuto, non solo era complesso, ma rischiava di diventare una Caporetto.
Ora il rientro di Koopmeiners con rodaggio contro Parma e Udinese e poi testa al Derby.

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