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Fino alla fine

Alcaraz e gli atri argentini bianconeri

L’ex Southampton si aggiunge ai connazionali che hanno vestito, con alterne fortune, la maglia della Juve…

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Alcaraz e gli atri argentini bianconeri

L’ex Southampton si aggiunge ai connazionali che hanno vestito, con alterne fortune, la maglia della Juve…

1) SIVORI

Genio e sregolatezza in egual misura, capace di giocate impossibili per chiunque altro e di far perdere le staffe a tutti, persino al Gigante Buono John Charles, che lo prese a schiaffi per farlo rinsavire durante uno dei suoi frequentissimi accessi d’ira!

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Virtuoso del dribbling, godeva nell’umiliare gli avversari con finte e tunnel irriverenti prima di battere il portiere col suo fantascientifico sinistro!

2) DYBALA

I suoi gol sono un inno alla Joya, il suo talento immenso: mancino come Sivori, Maradona e Messi, argentino come loro, numero 10 come loro!

Il sinistro di Paulo Dybala accarezza il pallone come una madre amorevole farebbe col suo pargolo adorato!

3) TEVEZ

Aveva mandato a quel paese Roberto Mancini finendo ai margini della rosa del Manchester City, così quando la Juventus punta su Carlitos Tevez e gli affida addirittura la 10 lasciata

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vacante da Alex Del Piero, in molti pronosticano una convivenza impossibile tra l’argentino e Antonio Conte…

Beh, si sbagliano… Perché l’Apache, oltre che una macchina da gol, si rivelerà un professionista inappuntabile, alla faccia di chi si diceva sicuro che a Torino sarebbe durato poco!

4) ESNAIDER

A gennaio del 1999, sbarca in Italia Juan Esnaider, attaccante argentino proveniente dall’Espanyol, scelto da Luciano Moggi per sostituire l’infortunato Del Piero:

in 6 mesi alla Juve segna la miseria di 1 gol e il pacco viene prontamente rispedito in Spagna! Peccato fosse costato la bellezza di 12 miliardi delle allora lire!

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5) ALMIRON 

Un eccellente campionato tra le file dell’Empoli consacra Sergio Bernardo Almiron come uno dei migliori playmaker della Serie A e gli vale la chiamata della Juventus, di ritorno dalla B:

Alessio Secco gli consegna le chiavi del centrocampo bianconero, ma con Claudio Ranieri in panchina l’argentino raccoglierà la miseria di 9 presenze prima di lasciare Torino dopo appena una stagione e finire nel dimenticatoio! 

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