Fino alla fine
Allegri: “ Potevamo e dovevamo fare di più“
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6 mesi agoon
Battere la Salernitana già retrocessa per conquistare il pass per la prossima Champions League, obiettivo stagionale dichiarato per la Juventus. Massimiliano Allegri è concentrato sul da farsi e nonostante una finale di Coppa Italia all’orizzonte, vuole che i bianconeri stiano sul pezzo dopo un girone di ritorno da 14 punti in 14 partite: “Potevamo e dovevamo fare di più. Ora però c’è da pensare a battere la Salernitana e raggiungere l’obiettivo, che non era scontato. Poi penseremo alla finale di Coppa Italia”. Se sul proprio futuro il tecnico non si è sbottonato pur ringraziando i tifosi per il sostegno dei giorni scorsi, sul match dello Stadium Allegri ha avvisato: “Chiesa e Yildiz non stanno benissimo, deciderò la formazione all’ultimo. Potrebbe giocare Djalò”.
LE PAROLE DI ALLEGRI IN CONFERENZA
Tra campionato e Coppa Italia sono quattro giorni importanti…
Ci avviciniamo bene alla partita, l’importante è cercare di chiudere il primo obiettivo per poi preparare meglio la sfida contro l’Atalanta in finale.
C’è il rischio di un minore impegno in vista della finale?
La partita più importante è sempre quella più vicina. Non possiamo snobbare la Salernitana, sarebbe una mancanza di rispetto. Le partite vanno vinte sul campo e ci vorrà attenzione perché i granata hanno giocatori veloci e che si vogliono mettere in evidenza, come contro l’Atalanta. Cercheranno un colpo di coda.
È prevista della rotazione tra i titolari?
Schiererò la formazione migliore, sperando che sia quella che metto giù all’inizio. Una volta entrati in Champions, penseremo all’Atalanta e alla Coppa Italia. Sono fuori De Sciglio, Alex Sandro e Danilo e di questi, almeno due possono recuperare per l’Atalanta. Chiesa e Yildiz hanno avuto un mezzo virus e non sono al meglio, valuterò all’ultimo. In base a come stanno loro due deciderò la formazione.
Gli attaccanti sono un problema?
Assolutamente no. Chiesa sta crescendo trovando una condizione fisica migliore. Vlahovic ha fatto tanti gol, parlano i numeri e può sempre determinare la partita. A parte gli acciacchi detti gli altri stanno tutti bene.
Come si è spiegato gli alti e bassi in questa stagione?
Gli errori li commettono tutti, io sono il primo. Ora pensiamo una partita alla volta e a fine stagione faremo una valutazione con lo staff. Sicuramente è stata una stagione anomala perché non abbiamo giocato la Champions.
Cosa pensa della tifoseria che si è esposta in suo sostegno?
Mi fa piacere, ma l’importante è che stiano con i ragazzi soprattutto con la Salernitana perché è importante per la Juventus che deve tornare a giocare in Champions, e non era scontato.
Come mai nell’ultimo periodo avete collezionato solo due vittorie?
Ci sono tanti motivi e tante combinazioni. Potevamo e dovevamo fare meglio.
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