Fino alla fine
Caro Nedved, a volte la migliore musica è il silenzio
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2 anni agoon
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RedazioneL’Enzo Paolo Turchi de noantri ha perso l’ennesima occasione per tacere, avesse ascoltato la ghost track di Miserere, saprebbe che ‘a volte la migliore musica è il silenzio’, ma deve aver stoppato alla fine dell’ultima traccia…
Dopo aver tessuto le lodi di Depay, descrivendolo come ideale per rinforzare l’attacco della Juve appena tre giorni fa, oggi cambia idea e dichiara che è stato scelto Milik perché dotato delle giuste caratteristiche per completare il reparto…
Qualcuno riesce a spiegarmi cosa accade nei meandri della scatola cranica di Nedved? Partendo dal postulato che Depay e Milik niente ci azzeccano l’uno con l’altro, come fa ad essere perfetto prima l’olandese e poi il polacco?
Se proprio doveva dare fiato alle trombe ancora una volta, non sarebbe stato meglio ammettere candidamente che ad incidere sulla scelta dell’uno piuttosto che dell’altro è il fattore meramente economico?
Per la serie: abbiamo le pezze al c**lo e quello possiamo permetterci.
Ma non è finita qui, il delirio del biondo (non quello che fa impazzire il mondo) prosegue:
“Siamo appena partiti, magari speravamo in qualche punto in più, ma ci manca solo un po’ più di tranquillità per lavorare. Dopo un pareggio sono arrivate subito tante critiche, che secondo me non sono giuste”.
Serve tranquillità? Può essere, ma la tranquillità si conquista con i risultati sul campo, che in questo caso latitano e da tempo! Si potrà esercitare il sacrosanto e legittimo diritto di critica di fronte a prestazioni indecorose e nauseabonde come quella della Juve a Marassi?
È concesso a chi paga centinaia di euro per un biglietto e migliaia per un abbonamento allo Stadium di manifestare il proprio malcontento?
Ai giornalisti, che non sono tutti amici e amici degli amici, è consentito commentare e analizzare i fatti così come si presentano nella loro nuda e cruda oggettività?
In attesa che Pavel risponda a tali quesiti, mi auguro che d’ora in avanti si chiacchieri meno e si vinca di più…
È forse chiedere troppo?