Fino alla fine
Dusan Vlahovic: uno stop annunciato
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RedazioneDusan Vlahovic: uno stop annunciato
di Giuseppe Petruzzini
Alla fine è successo. Dusan Vlahovic si è fermato, e per chi osservava con attenzione la situazione, non è una sorpresa. Cristiano Giuntoli e Thiago Motta, rispettivamente direttore tecnico e allenatore della Juventus, avevano intravisto i segnali: un accumulo di fatica e un utilizzo sempre più parsimonioso che non sono bastati a evitare l’infortunio.
Un rischio calcolato
La Juventus era consapevole dei rischi. Durante il mercato estivo, Giuntoli aveva cercato senza successo di aggiungere un’alternativa all’attacco, soprattutto considerando la prolungata assenza di Milik. A stagione iniziata, Motta aveva iniziato a gestire il minutaggio di Vlahovic, limitandolo a 60-70 minuti per partita. Tuttavia, la convocazione in Nazionale ha complicato la situazione: due partite ravvicinate e 90 minuti giocati quasi interamente hanno portato al momento di rottura.
Il culmine è arrivato durante Serbia-Danimarca, diciottesima presenza stagionale di Vlahovic, tutte da titolare. Una smorfia di dolore e una zoppicata evidente avevano fatto temere il peggio, ma gli esami svolti al J Medical hanno escluso lesioni. Resta comunque un problema muscolare alla coscia sinistra che lo terrà fuori dalla sfida contro il Milan a San Siro. Anche per la trasferta di Champions League contro l’Aston Villa, le sue chance di partecipare appaiono molto ridotte.
Dalle parole ai fatti
L’infortunio arriva in un momento delicato, anche a livello mediatico. Tornato in Nazionale dopo aver saltato le soste di settembre e ottobre, Vlahovic aveva rilasciato dichiarazioni significative dopo la partita contro la Svizzera:
“Giocare con un partner d’attacco è più semplice, e in Nazionale ho meno compiti difensivi. Questo mi permette di essere più fresco in fase di finalizzazione”.
Parole che sembrano mettere in discussione alcune scelte tattiche adottate in bianconero. A pesare, però, non è tanto il contenuto quanto il contesto: il serbo non ha brillato in quell’occasione, rendendo queste esternazioni più strategiche che impulsive.
Il nodo contrattuale sullo sfondo
L’infortunio e le dichiarazioni aggiungono ulteriori strati di complessità a una situazione contrattuale già intricata. Vlahovic guadagna attualmente 12 milioni netti all’anno, una cifra che supera i nuovi parametri della Juventus e che pone interrogativi sul futuro. Con un contratto in scadenza nel 2026, la prossima estate diventa il momento cruciale per decidere: prolungare, ridiscutere i termini o, eventualmente, considerare una cessione.
Uno stop che apre scenari
La Juventus, ora, si trova a fronteggiare l’assenza del suo attaccante di punta in un momento chiave della stagione. Se da un lato si spera in un recupero rapido, dall’altro il club dovrà riflettere sul futuro di un giocatore fondamentale ma il cui equilibrio tra rendimento, condizioni fisiche e contrattuali necessita di chiarezza.
Per Vlahovic, intanto, è tempo di fermarsi e recuperare. Per la Juventus, invece, è tempo di domande: il giovane Dusan è ancora il pilastro su cui costruire il futuro?
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