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Fino alla fine

Juve, è stata la vittoria di Allegri?

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La coppa e i record
L’1-0 maturato nei primissimi minuti, grazie ad un gol di Vlahovic su assist dell’ottimo Cambiaso, è stato sufficiente alla Juve per battere l’Atalanta e portarsi a casa la Coppa Italia. È la quindicesima della storia bianconera, record. È la quinta della storia di Allegri, record. È una coppa dal sapore speciale che permette alla Juve di tornare a vincere un trofeo dopo 3 anni e permette ad Allegri di lasciare da vincente.
È la vittoria di Allegri?
In un certo senso si può dire di si. La Juve che abbiamo visto ieri contro i bergamaschi è probabilmente la miglior versione di quello che Allegri concepisce come giocare bene. Segnare nei primi minuti grazie ad un pressing importante, lasciare il pallino del gioco agli avversari, ma senza lasciarli tirare in porta e resiste fino all’ultimo. Di fatto, tolto il palo di Lookman l’Atalanta ha tenuto per il 60% la palla, ma non ha creato grandi pericoli.
La lite
Allegri può quindi definirsi soddisfatto. Anche se per la verità non è sembrato che si sia goduto troppo la vittoria. Nel finale è stato protagonista di uno show abbastanza pietoso con la terna arbitrale che gli è costato l’espulsione. Mentre dopo la partita, durante i festeggiamenti ha avuto una lite con Giuntoli, e non solo.

Il lascito
Allegri ha detto che lascerà una squadra di valore importante e, aggiungo io, con una coccarda sul petto. Ma il punto è che questa Juve non mi sembra né più forte, né più consapevole di quella che ha preso 3 anni fa. È una squadra con alcune ottime individualità, ma che nell’arco della stagione ha dimostrato di avere delle lacune tecniche e caratteriali importanti. Giuntoli dovrà fare un grande lavoro in estate, ma soprattutto Thiago Motta avrà l’arduo compito di insegnare a questa squadra come si gioca a calcio.

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