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Fino alla fine

Juve, Nico e Koop sono forti, ma…

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Sono ormai diverse settimane che la dirigenza bianconera è concentrata sostanzialmente su due giocatori: Nico Gonzalez della Fiorentina e Koopmeiners dell’Atalanta. Partiamo dal presupposto che sono due ottimi giocatori che ricoprono due ruoli cruciali per le esigenze di Thiago Motta, seppur molto costosi: si parla di 100 milioni in totale.

E’ evidente che alla Juve serva un esterno d’attacco, così come è evidente che un calciatore come Koopmeiners possa spostare, e non poco, gli equilibri. Tuttavia, siamo arrivati ormai ad una settimana dal termine del calciomercato e ci sono ancora molte operazioni da fare, forse troppe.

Giuntoli deve ancora trovare una sistemazione per Federico Chiesa e acquistare almeno 2 calciatori. La domanda che sorge spontanea è la seguente: sull’intero panorama calcistico non ci sono altri giocatori che si possono prendere?

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La risposta è chiaramente affermativa. Temo che questo fossilizzarsi su alcuni nomi pur di accontentare le legittime richieste dell’allenatore possa alla lunga essere dannoso. Un errore simile lo sta facendo anche il Napoli con la situazione Lukaku-Osimhen.

La storia ci insegna che non sempre seguire pedissequamente ciò che dice l’allenatore porta a risultati soddisfacenti. Anzi, molto spesso quando si prendono profili simili, ma di diversa identità si fa meglio. Ricorderete nell’estate 2009 quando Mourinho desiderava fortemente Deco e Carvalho, ma Moratti alla fine gli prese Lucio e Sneijder…

Ecco, forse i dirigenti di Napoli e Juventus dovrebbero ricordarsi che quell’anno poi l’Inter vinse la Champions League. Ciò non significa che non vanno ascoltati gli allenatori, ma si possono prendere profili simili senza per forza che siano esattamente i nomi richiesti.

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