Juventus, Calvo: dalla penalizzazione allo sponsor… e non solo.

Davide Giordana (Calcio Style)

Juventus, Calvo: dalla penalizzazione allo sponsor… e non solo.

Il dirigente della Juventus parla di tutto, tra le perdite causate dalla penalizzazione allo sponsor, passando per l’impatto di Cristiano Ronaldo.

Tra passato, presente e futuro: Francesco Calvo, managing director revenue & football development della Juventus, ha rilasciato un’intervista a ‘Forbes‘.

Calvo, in tutto ciò, è tornato sul caso plusvalenze svelando le perdite subite dal Club a causa della penalizzazione.

Ma non solo: il dirigente bianconero ha spiegato come l’acquisto di Cristiano Ronaldo abbia permesso alla Juventus di crescere sul mercato.

Attenzione allo sponsor: presto potrebbero arrivare importanti novità.

Il caso plusvalenze

Sul caso plusvalenze, Calvo si esprime così:

“Sono stati due anni molto complicati, in cui abbiamo registrato, per i dieci punti di penalizzazione, perdite tangibili, circa 115 milioni di euro, e intangibili, come quelle legate al brand e alla sua appetibilità sul mercato”.

La crescita dovuta a CR7

Calvo ha sottolineato i benefici dovuti all’acquisto di Cristiano Ronaldo:

“Oltre ad aver intrapreso una strategia opposta rispetto ad altri Club, abbiamo avuto il merito di cavalcare la spinta dell’arrivo di Cristiano Ronaldo. Operazione che, nonostante la pandemia, ci ha permesso di accrescere la riconoscibilità del brand in tutto il mondo”.

Il nuovo main sponsor

La Juventus, al momento, si trova senza sponsor. E su questo aspetto, Calvo sottolinea che:

“Siamo stati penalizzati perché non abbiamo avuto modo di programmare, ma le sensazioni sono positive: abbiamo diverse trattative in fase avanzata”.

Il guadagno della Juventus al Mondiale per Club

Calvo si sofferma sulla situazione legata ai guadagni che la Società bianconera avrà con la partecipazione al Mondiale per Club:

“È una grande opportunità per noi, ma parlare adesso di cifre è impossibile. Ci sono stime di ricavi e di costi, ma ancora non si sa nulla sulla redistribuzione”.