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Fino alla fine

Juventus: cosa ha detto l’amichevole contro il Brest

La Juventus è apparsa in crescita come gioco e condizione, ma la rosa è incompleta e la difesa balla. Cosa ha detto l’amichevole contro il Brest.

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Davide Giordana (Calcio Style)

Juventus: cosa ha detto l’amichevole contro il Brest

La Juventus è apparsa in crescita come gioco e condizione, ma la rosa è incompleta e la difesa balla. Cosa ha detto l’amichevole contro il Brest.

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Dopo la sconfitta (3-0) subita nella prima amichevole contro il Norimberga, per la Juventus è arrivato un pareggio contro il Brest.

Un risultato da non disprezzare, considerato che i transalpini giocheranno la Champions League e hanno cambiato pochissimo rispetto alla scorsa stagione. Situazione totalmente differente per la Vecchia Signora.

Andiamo a vedere cosa ha portato e cosa ha detto l’amichevole contro il Brest.

Squadra in crescita

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Rispetto alla prima uscita, i bianconeri sono apparsi in crescita sotto tutti i punti di vista: a livello fisico, in particolare, le gambe erano meno imballate dai carichi di lavoro e questo ha facilitato la crescita a livello tecnico.

Dal punto di vista del gioco, invece, si è iniziato a vedere qualcosa di nuovo: cambi di campo continui, soprattutto da sinistra a destra, pressing alto e movimenti senza palla.

Una Juventus che inizia a prendere forma e ad entrare nei meccanismi dettati da Thiago Motta.

Promossi Cabal e Douglas Luiz

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Per quanto riguarda i singoli, ci soffermiamo sui nuovi acquisti..

In difesa ha sorpreso Juan Cabal, il 23enne colombiano che Giuntoli ha strappato all’Inter.

Thiago Motta lo ha schierato titolare come centrale mancino accanto a Gatti e l’ex Hellas Verona ha disputato una partita di tutto rispetto.

Cabal ha messo in luce forza fisica e una tecnica non indifferente, con lanci millimetrici verso Weah sull’altra fascia. La sensazione è che il colombiano durante la stagione troverà parecchio spazio: se da centrale o da terzino sinistro lo scopriremo.

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C’era grande curiosità, anche, per la prima di Douglas Luiz. Curiosità ampiamente ripagata dal brasiliano, che nei trenta minuti giocati ha confermato del perché la Juventus lo ha voluto così fortemente.

Il tutto condito dall’assist direttamente da corner per il momentaneo vantaggio bianconero siglato dal connazionale Danilo.

Se il buongiorno si vede dal mattino… Madama ha fatto un ‘colpaccio’.

Thuram in rodaggio

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Tra i nuovi, però, c’è anche chi ancora fatica a integrarsi: questo è il caso di Khephren Thuram. Il francese, di certo, non è sicuramente agevolato dal fisico possente, che richiede maggiore tempo per smaltire i carichi di lavoro.

Il Nazionale transalpino, però, è sembrato spesso in ritardo e troppo impreciso quando si tratta di impostare il gioco: difetti già mostrati nella prima uscita stagionale contro il Norimberga.

Thiago Motta, in ogni caso, ripone grande fiducia in Thuram.

Registrazione difensiva

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Danilo e Bremer si sono visti solamente negli ultimi trenta minuti di gioco contro il Brest, ma le cinque reti subite in due gare (seppur amichevoli) un piccolo campanello d’allarme devono farlo scattare.

Thiago Motta, come sappiamo, vuole una squadra offensiva e improntata a comandare le partita.

Allo stesso tempo le vittorie si costruiscono su fondamenta difensive solide che, ad oggi, la sua Juventus ancora non ha.

C’è ancora tempo per registrare i meccanismi, in attesa anche di qualche innesto dal mercato.

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Servono rinforzi

Inutile nascondere che, a due settimane dall’inizio ufficiale della stagione, la rosa della Juventus appare incompleta.

In difesa, oltre al centrale mancino titolare (che dovrebbe essere Todibo), manca almeno un terzino che possa rappresentare una valida alternativa a Danilo e Cambiaso.

A centrocampo si aspetta l’arrivo di Koopmeiners, anche perché senza Miretti il ruolo sotto punta è scoperto. E l’esperimento Fagioli, in questo senso, non ha convinto.

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Il reparto sulla quale bisogna fortemente lavorare è sicuramente l’attacco che, dopo la cessione di Soulé e la definitiva esclusione di Chiesa dal progetto bianconero, necessita di almeno uno se non due esterni offensivi.

Consapevoli che, al momento, Thiago Motta dispone del solo Weah. Troppo poco per puntare a traguardi importanti.

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