Montero: “Non sconvolgo niente e sono venuto a collaborare”

“Sinceramente non lo so”. L’ultima partita dell’interim di Paolo Montero sulla panchina della Juventus, due partite al posto di Massimiliano Allegri, finisce con la domanda sul suo successore, adesso che lui torna nei ranghi. Alla domanda il tecnico ed ex difensore si sottrae, ma svela il suo impatto con lo spogliatoio di oggi, dopo esserne stato un leader ieri (anche l’altro ieri): “L’unica cosa che ho detto è che non venivo a sconvolgere niente, venivo a collaborare e mi sentivo orgoglioso di stare di fronte a loro perché sono uno che in questi anni è sempre venuto allo stadio come un tifoso”, ha detto dopo il successo col Monza al microfono di Dazn duettando anche con l’ex compagno Ciro Ferrara.

Montero offre comunque un osservatorio privilegiato per raccontare il percorso di un paio di giocatori molto importanti nel progetto della Juve. Innanzi tutto Chiesa: “Con la qualità che ha può giocare a destra come ha fatto a Firenze e a sinistra come ha fatto tante volte nella Juve e in Nazionale. Ho visto standogli vicino una testa molto positiva, si è preparato bene per l’Europeo, e se gioca con questo ritmo può fare la differenza anche dentro al campo, perché se si crea lo spazio per l’uno contro uno è micidiale. L’importante per lui e per Yildiz è creargli questa possibilità di puntare l’avversario”. E Fagioli: “Oggi ha fatto il regista. Può giocare da play o da mezzala, ha un buon palleggio, legge bene le situazioni e dove posizionarsi. Continuamente chiede dove mettersi e dove trovare i compagni prima di ricevere, che è fondamentale nel calcio moderno”.