Basket, Rocca e il proprietario cieco…

Mason Rocca non è un giocatore di basket qualunque. Coraggio da vendere in un corpo “non all’altezza”, almeno per chi vorrebbe giocare da lungo. Altezza rivedibile per un centro (201 cm), mani quadrate (ogni volta che si cimenta nei liberi, il pubblico trattiene il fiato), eppure uno come Mason Rocca, in una squadra, fa sempre la differenza. Se ne sono accorti anche gli ex compagni dell’Olimpia Milano (il nativo di Highland Park, laureatosi in ingegneria elettronica a Princeton, ha giocato a Milano dal 2008 al 2012), umiliati dal buon Rocca nella sfida, persa, con la Virtus Bologna…

Ecco, la Virtus Bologna, la nuova casa di Mason: “La fame non ci deve mai mancare”. ha dichiarato, parlando delle V Nere, al Corriere di Bologna, quasi a sottolineare che, per fare la differenza, bisogna avere sempre voglia di soffrire e vincere.

E Mason Rocca lo sa bene. Lui ha iniziato la carriera grazie ad un proprietario cieco: “La mia carriera professionistica -ha raccontato- comincia solo perchè vengo scelto, per ultimo, nel draft della IBI (lega minore americana ndr) da un proprietario cieco”. Uno che non poteva averlo visto giocare: “Per i suoi Trenton Shooting Stars voleva un giocatore proveniente da Princeton, dove aveva sede la sua azienda, per questo mi selezionò”.

Da quel giorno, Mason Rocca ne ha fatta di strada. I liberi continuano ad essere un problema ma la Virtus si sente in dovere di ringraziare quel proprietario cieco…